«Il 2021 fondamentale per l'indipendenza svizzera»

Le parole dell'ex consigliere federale Christoph Blocher durante il raduno dell'UDC zurighese all'Albisgüetli
ZURIGO - Il raduno dell'UDC zurighese all'Albisgüetli, che l'anno scorso si era svolto in versione online, si tiene questa sera in presenza in modalità "2G+". Protagonisti il "decano" UDC ed ex consigliere federale Christoph Blocher e il presidente della Confederazione Ignazio Cassis (PLR).
Nel suo discorso, Blocher ha accostato il 2021, segnato dall'abbandono dei negoziati sull'accordo quadro con l'Unione europea (UE), ad anni determinati per la Confederazione, come il 1291 (Patto federale), il 1848 (Costituzione federale) e il 1992 (No popolare allo SEE), che mostrano - ha affermato - la lotta della Svizzera per l'indipendenza, la libertà e la sicurezza.
«Ringraziamo il Consiglio federale», ha aggiunto l'81enne. Ha quindi chiesto al presidente della Confederazione Cassis di spiegare all'UE che la Svizzera non concluderà alcun trattato coloniale con giudici stranieri.
Il ticinese prenderà la parola più tardi. Come da tradizione, il presidente della Confederazione avrà, in qualità di ospite, «l'ultima e incontrastata parola», scrivono in una nota gli organizzatori.
Giunta alla 34esima edizione, la festa della sezione cantonale dell'UDC, creata nel 1989 dallo stesso Christoph Blocher, ha luogo nella sala della società di tiro di Zurigo, ai piedi del colle dell'Uetliberg.




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