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Arrestato il "guaritore" e la donna che si trovava con lui

Non è ancora chiaro se il "guaritore" sarà portato in aula
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Arrestato il "guaritore" e la donna che si trovava con lui
Non è ancora chiaro se il "guaritore" sarà portato in aula
BERNA - La polizia ha arrestato poco prima di mezzogiorno a Berna il sedicente "guaritore" dopo aver preso d'assalto la casa in cui si era barricato ieri. Fermata anche una donna che si trovava con lui. L'uomo, accusato di aver...

BERNA - La polizia ha arrestato poco prima di mezzogiorno a Berna il sedicente "guaritore" dopo aver preso d'assalto la casa in cui si era barricato ieri. Fermata anche una donna che si trovava con lui. L'uomo, accusato di aver inoculato volontariamente il virus dell'Aids, e in alcuni casi anche l'epatite C, ad almeno sedici persone, ieri non si era presentato in aula per il processo in corso a suo carico.

L'uomo, un insegnante di musica 54enne di origine italiana ma naturalizzato svizzero, era asserragliato nella sua abitazione da circa 24 ore con diverse armi e aveva minacciato gli agenti. Verso mezzogiorno è stato dato l'assalto, ha indicato all'ats il portavoce Michael Fichter. Le forze dell'ordine hanno comunicato poco dopo che sono state arrestate due persone, un uomo di 54 anni e una donna.

Nel pomeriggio, durante una conferenza stampa, è stato spiegato che il "guaritore", armato di un coltello, è stato messo fuori gioco con un taser (una pistola a elettroshock) e sopraffatto dall'unità speciale "Genziana". Il capo regionale della polizia Manuel Willi non ha precisato se ciò sia avvenuto dentro o fuori l'appartamento né quali armi avesse con sé l'uomo. Questi è poi stato portato in ospedale per un controllo del suo stato fisico e psichico, dopodiché è stato condotto in carcere.

La donna fermata è una conoscente del 54enne e si trovava nell'abitazione di sua volontà, ha indicato Willi. La sua identità è ancora oggetto di verifiche.

L'intervento è durato tanto a lungo perché la polizia non voleva ferire nessuno e perché il "guaritore" si era preparato all'arrivo delle forze dell'ordine e aveva installato serrature alle porte, ha continuato il capo della polizia.

Ieri, in un primo momento quattro agenti hanno preso contatto con l'uomo attraverso la porta. Egli ha proferito pesanti minacce contro le forze dell'ordine e la giustizia. I poliziotti si sono allora ritirati e hanno chiesto rinforzi, ha ancora spiegato Willi. La procura ha quindi emesso un ordine d'arresto. Non è ancora chiaro per quanto resterà in carcere il 54enne.

Da parte sua l'avvocato dell'imputato, Ernst Reber, ha indicato all'ats di essere stato in intenso contatto telefonico con il suo cliente nelle 24 ore in cui questi era barricato in casa. Il difensore ha affermato di essersi impegnato a favore di una fine positiva dell'asserragliamento. Il legale ha anche sottolineato che i colloqui telefonici durante l'assedio hanno evidenziato che il suo assistito è sempre esaurito fisicamente e psichicamente.

Intanto, al processo in corso al Tribunale distrettuale di Berna-Mittelland, durato oggi solo un'ora, sono intervenuti i primi due avvocati delle persone contagiate, che hanno chiesto una riparazione morale di 100'000 franchi per ogni vittima. Complessivamente si sono costituiti parte civile 13 dei 16 infettati. Lunedì si esprimeranno altri quattro avvocati, poi è prevista l'arringa della difesa.

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