Padre e figlio uccisi, l'autore ha confessato

I due sono stati freddati da un fucile da caccia di grosso calibro lo scorso 24 marzo
Il 30enne agricoltore ha ammesso le sue colpe conducendo gli investigatori sul luogo del crimine.
SORENS - Erano partiti alla volta di Sorens (FR) per l'acquisto di tre mezzi agricoli. Ma da lì non sono mai tornati. I corpi di un padre e un figlio, entrambi macedoni e residenti a Cugy (VD), sono stati trovati in una fossa di letame.
L'autore del duplice omicidio è un contadino trentenne, fermato dalle autorità poco dopo il delitto e che successivamente ha ammesso le sue colpe - come riferito oggi dalla polizia cantonale friburghese. Dopo aver confessato il delitto, l'agricoltore ha portato gli investigatori sul luogo dove aveva compiuto il crimine.
La scomparsa - I fatti - ricordiamo - risalgono allo scorso 24 marzo, quando alla sera i due - un 47enne e un 23enne - si erano recati in uno chalet di montagna appartenuto all'uomo per contrattare l'acquisto di tre trattori. La denuncia della loro scomparsa era poi stata fatta il giorno successivo da parte dei parenti.
Il ritrovamento del veicolo - Le ricerche, effettuate in collaborazione con la polizia vodese, hanno dapprima permesso di trovare il veicolo utilizzato dalle due vittime: era stato abbandonato senza targhe nelle vicinanze di Sorens, dove è quindi stato fermato il contadino trentenne.
Il luogo del delitto - L'omicidio, come emerso dalle indagini, sarebbe avvenuto in un alpeggio. Il contadino avrebbe dapprima utilizzato un fucile da caccia. Poi avrebbe colpito le vittime alla testa con oggetti contundenti prima di gettare i due cadaveri nella fossa del letame. Le ferite rilevate dall'autopsia sarebbero compatibili con la versione fornita dall'autore del gesto.




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