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Coazione sessuale e sfruttamento. Accusato di aver sottomesso due donne, rischia 36 mesi di carcere e l'espulsione dalla Svizzera.
ZURIGO - Un ex membro di una setta sarà processato oggi a Zurigo per i reati di coazione sessuale e sfruttamento dello stato di bisogno o di dipendenza. Secondo l'accusa, il 51enne di nazionalità neozelandese avrebbe usato vari metodi per sottomettere due donne.
Stando alla ricostruzione della procura, l'imputato è cresciuto in una setta, ambiente nel quale si è confrontato con permissivismo e aggressioni sessuali. Pur avendo lasciato quella congrega, ha poi mantenuto alcuni dei suoi comportamenti.
Dal 2014, l'uomo avrebbe assunto un ruolo dominante in un gruppo da lui fondato. Avrebbe costretto le donne che ne facevano parte a compiere atti sessuali e inveito contro di loro durante "sessioni di urla" lunghe fino a cinque ore.
Una delle vittime era a sua volta un membro della setta. Per l'accusa dipendeva finanziariamente dall'imputato, del quale era pure succube a livello caratteriale.
Una seconda donna è invece stata attirata dalla promessa di una tournée mondiale. Dal 2020 al 2022 avrebbe assecondato i desideri del "leader spirituale" e ha descritto il sesso con lui come un atto religioso. Anche lei era dipendente dall'uomo sotto vari aspetti.
Il procedimento si svolge in modo abbreviato, con il 51enne che ha di fatto confessato. Ministero pubblico e difesa hanno concordato una proposta di pena detentiva di 36 mesi, dei quali sei da scontare. Il tribunale di primo grado dovrebbe inoltre imporre un espulsione dalla Svizzera della durata di otto anni e un divieto di contatto con le due donne di cinque anni.
