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SVIZZERAImpronte digitali non univoche, dalla Svizzera: «Niente di nuovo»

12.01.24 - 20:00
«I risultati» dei ricercatori della Columbia University «non devono essere visti come una svolta», spiega un team di Zurigo
Depositphotos (NewAfrica)
Fonte Ats
Impronte digitali non univoche, dalla Svizzera: «Niente di nuovo»
«I risultati» dei ricercatori della Columbia University «non devono essere visti come una svolta», spiega un team di Zurigo

BERNA - Non tutte le impronte digitali sono uniche: lo afferma uno studio pubblicato venerdì sulla rivista "Science Advances". I ricercatori della Columbia University, negli Stati Uniti, hanno sfruttato l'intelligenza artificiale per dimostrare che le impronte digitali di dita differenti possono essere assegnate a una singola persona.

Siamo all'inizio di una rivoluzione nelle scienze forensi? Tutt'altro: questo esito era già del tutto noto in precedenza, secondo un gruppo di esperti elvetici. «Lo studio è interessante come esempio di un possibile utilizzo dell'intelligenza artificiale. Tuttavia, i risultati dello studio non devono essere visti come una svolta per il lavoro forense con le impronte digitali e non forniscono alcun valore aggiunto in questa forma», ha dichiarato Peter Broder, Team Leader Dactyloscopy presso l'Istituto Forense di Zurigo, interpellato da Keystone-SDA.

«Ogni esperto di impronte digitali che lavora frequentemente o per anni con il materiale di confronto dattiloscopico conosce la somiglianza dei modelli di base».

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