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SVIZZERARiserve di gas confermate anche per il prossimo inverno

29.09.23 - 13:06
Il Consiglio federale ha modificato e ottimizzato l'apposita ordinanza, nata dopo l'invasione dell'Ucraina
Depositphotos (witoldkr1)
Riserve di gas confermate anche per il prossimo inverno
Il Consiglio federale ha modificato e ottimizzato l'apposita ordinanza, nata dopo l'invasione dell'Ucraina

BERNA - L’obbligo di costituire una riserva di gas per l’inverno è stato prorogato anche per la stagione 2024/25. Lo ha comunicato il Consiglio federale, che ha deciso di mantenere in vigore quanto ordinato nel maggio dello scorso anno, alla luce delle criticità emerse dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

I fornitori di gas dovranno quindi garantire riserve per l’inverno 2024/25, così da scongiurare una eventuale grave penuria. L'ordinanza è stata modificata ad hoc nel corso della riunione di oggi, venerdì 29 settembre. Le riserve corrispondono sempre al 15% circa del consumo annuo di gas in Svizzera.

Il prolungamento e l'ottimizzazione dell'ordinanza sono stati decisi «a causa del perdurare delle incertezze sull'approvvigionamento di gas in Europa», spiega il Consiglio federale. «È opportuno procedere in tal senso perché le capacità di stoccaggio per quel periodo saranno in vendita già a partire dall'autunno 2023. Ai cinque gestori regionali è stato conferito il mandato di costituire riserve di gas anche per il terzo inverno dall'inizio dell'aggressione militare russa. La Svizzera non dispone di strutture di stoccaggio proprie e si rifornisce di gas quasi integralmente all'estero. Se necessario, l'ordinanza potrà essere nuovamente prorogata per ulteriori periodi futuri».

Gas italiano nel gasdotto di transito svizzero

Le opzioni sul gas italiano che attraversano il gasdotto svizzero, in transito dalla Francia all'Italia, permettono di rafforzare l'approvvigionamento, sottolinea ancora l'Esecutivo. I quattro gestori regionali allacciati al gasdotto di transito hanno l'obbligo di acquistare le opzioni dall'ENI, l'Ente nazionale idrocarburi. «Queste opzioni possono essere attivate soltanto qualora i flussi di gas dalla Germania alla Svizzera subissero restrizioni o venissero a mancare».

In termini di sicurezza dell'approvvigionamento in Svizzera, questo nuovo elemento «annulla il rischio che il gas possa essere soggetto a restrizioni all'esportazione». Al momento dell'acquisto, infatti, il gas si troverebbe già nel gasdotto di transito e quindi in territorio svizzero. Al riguardo, la Svizzera e l'Italia hanno firmato una dichiarazione d'intenti congiunta nel luglio 2023. Il mandato di acquistare le opzioni italiane è già valido per il prossimo inverno 2023/24.

Permane l'eventualità che i costi si ripercuotano sulle tariffe per l'utilizzo della rete. «Il Consiglio federale si aspetta che queste ripercussioni avvengano in modo equo e non discriminatorio, come accaduto finora».

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COMMENTI
 

Ulk 7 mesi fa su tio
Finché riesci a pagare

Ala 7 mesi fa su tio
qualcuno aveva dubbi? e la doccia in due? e i blackout invernali? e i blackout spostati alla primavera? e i bacini idroelettrici vuote? e le inutili riserve d'acqua pagate a peso d'oro dal CF?
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