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SVIZZERASvizzera affamata di energia: «Hanno fallito completamente»

07.09.22 - 13:04
Il presidente dell'UDC Marco Chiesa punta il dito contro Simonetta Sommaruga e Doris Leuthard.
20Min/Marco Zangger/Taddeo Cerletti
Svizzera affamata di energia: «Hanno fallito completamente»
Il presidente dell'UDC Marco Chiesa punta il dito contro Simonetta Sommaruga e Doris Leuthard.
Il DATEC, però, contrattacca: «La politica che ha fallito è quella che si è affidata ciecamente alle importazioni di gas e petrolio, rendendo la Svizzera così dipendente e vulnerabile, e che ha combattuto l'espansione della produzione di energia in patria».

BERNA - L'energia, anche in Svizzera, scarseggia. E diventa sempre più costosa. Tanto che, secondo la Commissione federale dell'energia elettrica, l'anno prossimo gli svizzeri pagheranno in media il 27% in più per l'elettricità.

E mentre il Governo federale sta attivando il paracadute di salvataggio, tra i politici volano stracci. 

«Hanno fallito» - «La precedente ministra dell'energia Doris Leuthard e l'attuale Simonetta Sommaruga avevano la responsabilità di garantire al nostro Paese un approvvigionamento energetico ed elettrico sicuro, economico e indipendente. Come vediamo oggi, entrambe le consigliere federali hanno fallito completamente», ha dichiarato a 20Minuten il presidente dell'UDC Marco Chiesa.

«Sommaruga faccia un passo indietro» - Dello stesso parere anche il consigliere nazionale dell'UDC Thomas Matter «Il parlamento di centro-sinistra, insieme a Doris Leuthard, è responsabile dell'intero pasticcio, poiché ha reagito in modo eccessivo dopo Fukushima». Già all'epoca l'UDC aveva messo in guardia rispetto alle possibili conseguenze della Strategia energetica 2050, sottolinea. «Abbiamo elencato ciò che oggi è un dato di fatto», afferma Matter, «la strategia energetica è un'utopia».

Secondo Matter, Sommaruga avrebbe avuto abbastanza tempo per rendersi conto che la strategia energetica era un fallimento e per avviare un cambiamento di rotta. «Ma non l'ha fatto. Finché la Sommaruga non dichiarerà il fallimento della Strategia energetica 2050, è estremamente pericoloso che il dossier rimanga nelle sue mani», afferma Matter.

«Le centrali nucleari non riducono la dipendenza dall'estero» - Doris Leuthard, dal canto suo, respinge le critiche: «I sostenitori delle centrali nucleari devono finalmente essere onesti e dire che la costruzione di nuove centrali nucleari richiede 20 anni e comporta costi molto elevati per lo Stato, perché nessuna azienda privata vuole assumersi il rischio. Inoltre, l'elettricità prodotta dalle centrali nucleari non riduce la dipendenza dai combustibili fossili esteri».

«Ha fallito chi sostiene gas e petrolio» - Anche la responsabile della comunicazione del DATEC, Annetta Bundi, respinge con forza le accuse. «La politica che ha fallito è quella che si è affidata ciecamente alle importazioni di gas e petrolio, rendendo la Svizzera così dipendente e vulnerabile, e che ha combattuto l'espansione della produzione di energia in patria». La situazione attuale dimostra la dipendenza della Svizzera dal gas e il petrolio estero, il DATEC si concentra perciò sulla riduzione di questa dipendenza e sulla promozione dell'espansione delle energie rinnovabili. «Senza questa espansione, la situazione per la Svizzera sarebbe ancora più difficile».

«L'UDC si contraddice» - Per Bundi è ancora più incomprensibile che «diversi gruppi d'interesse si oppongano da anni all'espansione della produzione energetica locale, a misure come la costruzione di reti di teleriscaldamento o alla sostituzione degli impianti di riscaldamento a gas e a olio». Inoltre, l'industria elettrica ha spesso effettuato grandi investimenti nelle energie rinnovabili all'estero. «Questo è ancora più deplorevole, perché la maggior parte delle aziende elettriche sono di proprietà di cantoni e comuni», afferma Bundi.

«È questo il percorso verso l'indipendenza energetica» - Anche Kurt Egger, consigliere nazionale dei Verdi, interviene in difesa di Leuthard e Sommaruga: «Senza la Strategia energetica 2050 oggi ci troveremmo in una situazione molto più difficile. Le continue critiche lanciate dall'UDC non hanno senso. Da un lato vogliono essere indipendenti dall'estero, dall'altro bloccano costantemente la Strategia energetica 2050 e l'espansione delle energie rinnovabili. Eppure sarebbe questo il nostro percorso verso l'indipendenza dai combustibili fossili provenienti dall'estero».

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COMMENTI
 

Elisa_S 1 anno fa su tio
Anziché costruire centrali nucleari e sotterrare gli scarti prodotti altamente radioattivi per migliaia e migliaia di anni....iniziare a conertirsi su parchi eolici in montagna e solare ....

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
Bisogna farlo capire innanzitutto a verdi e ambientalisti vari, quelli che inoltrano ricorsi a oltranza. Ci sono poi comuni, ad esempio Lugano, che rende praticamente impossibile installare pannelli solari anche dove Cantone e Confederazione non lo escludono (Nuclei, prenuclei e ...). In altri Comuni e Cantoni sono meno ottusi. Forse perché non entrare nel merito è meno impegnativo che valutare caso per caso.

Gimmi 1 anno fa su tio
Ma quando finira' questa maledetta guerra (spero il piu'presto possibile),i prezzi dell'energia scenderanno??

emibr 1 anno fa su tio
E vai con la campagna elettorale!

fracassi 1 anno fa su tio
il governo inizia a venire meno se il proprio popolo si sveglia e inizia a capire che se non c'è piu sicurezza non c'è piu governo, chi ha fallito si dimetta e restituisca tutti gli stipendi percepiti per aver portato il popolo ad un rischio che non merita quindi pagando per il fallimento? voi vivete nella fantascienza, SVIZZERI SVEGLIATEVI

dan007 1 anno fa su tio
Hanno fallito tutti la storia dell’indipendenza energetica r sempre stata un dibattito aperto nessuno si aspettava una guerra in Europa resta il fatto che la svolta dovrebbe essere a 360 Gradi e invece di dare colpe rimbocchiamoci le maniche e comportiamoci dà Svizzeri la strada è lunga ma Le alternative ci sono affidiamoci alle energie diversificate.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a dan007
Invece era prevedibilissimo visto che nel 2017, quando il governo ha presentato la strategia energetica 2050 c'erano diverse voci scettiche, a quanto pare più fondate delle rassicurazioni del consiglio federale. Questo significa solo che i politici hanno giocato su temi tecnici raccontando palesi ba1le. Le responsabilità ci sono eccome, il minimo che ci si possa aspettare sono le dimissioni una volta finita la crisi, cosa che ovviamente non succederà visto che la disonestà è sovrana. Nel 2008 ci sono state domande per costruire delle nuove centrali nucleari, 3 anni dopo con l'incidente di Fukushima e le fake news allegate è stato bloccato tutto e dal 2018 vige il divieto della costruzione di nuove centrali malgrado il popolo nel 2016 abbia rifiutato questa opzione. Hai ragione però nel dire che bisogna diversificare l'approvvigionamento, anche perché il mercato rinnovabile è fortemente dipendente da import cinese, il ché potrebbe portarci a rivivere una situazione simile a quella attuale nell'arco di un decennio.
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