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SVIZZERA«Per evitare una nuova violenta ondata, ci vorranno ulteriori provvedimenti»

15.08.21 - 11:01
Lo sostiene l'epidemiologo Richard Neher, che è anche membro della taskforce scientifica nazionale
20min/Celia Nogler
«Per evitare una nuova violenta ondata, ci vorranno ulteriori provvedimenti»
Lo sostiene l'epidemiologo Richard Neher, che è anche membro della taskforce scientifica nazionale
In Texas e Florida la percentuale di vaccinati è analoga a quella Svizzera: i contagi stanno aumentando, come pure i ricoveri

BERNA - «Il tasso di vaccinazione è troppo basso per evitare una nuova violenta ondata di coronavirus senza l'introduzione di ulteriori provvedimenti». È quanto afferma Richard Neher, epidemiologo e membro della taskforce scientifica nazionale, in un'intervista alla SonntagsZeitung. Attualmente in Svizzera il 49,8% della popolazione ha ricevuto due dosi.

Un tasso analogo si riscontra per esempio in Texas e Florida, dove i contagi e i ricoveri sono in forte crescita, come osserva Neher. Se in Svizzera il numero dei vaccinati non aumenta, si rischia dunque «un nuovo aumento della pressione sul sistema sanitario, portandolo al limite». Potrebbe invece andare diversamente con un incremento dei vaccinati perlomeno tra gli over 50: in questo caso «nonostante un forte aumento dei contagi, i decorsi gravi dovrebbero essere pochi».

Una misura utile, secondo l'esperto, potrebbe essere l'estensione del certificato Covid anche agli eventi più piccoli e ai ristoranti. In questo modo si potrebbe infatti «appiattire la curva della prossima ondata». E presumibilmente un determinato numero di persone indecise si farebbe vaccinare.

L'epidemiologo Neher osserva, inoltre, che con la diffusione della cosiddetta variante Delta, saranno più frequenti i contagi tra i vaccinati. Ma la malattia avrà un decorso meno grave.

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