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SVIZZERA

La task force avverte: «Si potrebbero superare i 2'000 casi quotidiani già nel mese di ottobre»

L'interruzione delle catene di trasmissione, tramite il contact tracing e la quarantena, funziona sempre meno
Keystone
Fonte ats
La task force avverte: «Si potrebbero superare i 2'000 casi quotidiani già nel mese di ottobre»
L'interruzione delle catene di trasmissione, tramite il contact tracing e la quarantena, funziona sempre meno
BERNA - In seguito al forte aumento dei contagi di Covid-19 registrati negli scorsi giorni in Svizzera, la task force Covid-19 del Consiglio federale ha lanciato un appello per cercare di contenere l'epidemia. Se si prosegue di questo passo, si potre...

BERNA - In seguito al forte aumento dei contagi di Covid-19 registrati negli scorsi giorni in Svizzera, la task force Covid-19 del Consiglio federale ha lanciato un appello per cercare di contenere l'epidemia.

Se si prosegue di questo passo, si potrebbero superare i 2'000 casi quotidiani già nel mese di ottobre, avverte il gruppo di lavoro sul suo sito internet, disponibile solo in tedesco, francese e inglese. «Più il numero di casi è elevato, più diventa difficile e costoso tenere sotto controllo» la situazione, ribadisce la task force, precisando che l'interruzione delle catene di trasmissione - tramite il contact tracing e la quarantena - funziona sempre meno con un numero elevato di nuovi contagi.

Attualmente la crescita delle nuove infezioni è più rapida rispetto alle scorse settimane. Il tasso di test positivi nel corso degli ultimi sette giorni è superiore al 7% e supera il limite del 5% raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). La task force ritiene che vengano effettuati troppi pochi test rispetto al numero di casi: in questo modo, il virus continua a circolare e la strategia delle autorità di contenere la diffusione del Covid-19 - come il tracciamento di contatti e l'isolamento - viene minata alla base.

Ridurre i casi è una priorità assoluta - L'analisi della task force mostra che sono aumentati anche i ricoveri e i decessi in Svizzera, sebbene rimangano a un livello decisamente più basso rispetto alla scorsa primavera. Negli ultimi mesi sono stati soprattutto i giovani a infettarsi, per i quali il rischio di ospedalizzazione è molto più basso. Tuttavia, aggiungono gli esperti, i contagi nell'ultimo periodo sono avvenuti anche tra gruppi a rischio e prossimamente c'è dunque da aspettarsi un incremento dei ricoveri e delle vittime.

Per evitare nuove restrizioni, il gruppo di lavoro a livello nazionale sostiene che il numero dei casi debba stabilizzarsi o diminuire. «È una priorità assoluta», indicano gli esperti, i quali si augurano che il numero dei casi si situi a un livello tale che il tracciamento da parte dei vari cantoni sia ancora possibile.

Nelle regioni in cui il virus è particolarmente diffuso - al momento, in particolare, nella Svizzera romanda - gli esperti fanno appello a ridurre il numero di partecipanti negli assembramenti, ma anche durante eventi privati o riunioni di lavoro. Oltre a ciò, propongono di indossare una mascherina protettiva nei luoghi chiusi.

L'obiettivo è quello di proteggere la salute delle persone e il sistema sanitario svizzero, cercando di limitare al minimo le restrizioni per la società e l'economia.

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