Lugano e Ambrì perfettibili ma già molto bravi

Il Lugano ha continuato a muoversi freneticamente sul ghiaccio. Lo ha fatto a Bienne, lo ha fatto in casa contro il Rapperswil. Ha spinto tanto, tantissimo, finendo però così anche per concedere un po’ troppo ai rivali. Il gioco propositivo è una caratteristica di questi bianconeri che tuttavia, per far sì che la tattica sia proficua, devono per forza di cose essere concreti in attacco. Se infatti una certa “vulnerabilità” difensiva (che alla Cornèr Arena stanno cercando di limitare) si accoppia con una giornata di scarsa vena davanti alla gabbia avversaria, ecco che diventano guai. È successo così contro i Seelanders come era già capitato tre giorni prima a Langnau. Di tutto un altro sapore è stata la sfida interna contro il Rapperswil. Sempre a punti prima di scendere domenica in Ticino, i sangallesi si sono infatti trovati di fronte la miglior versione dei sottocenerini che, propositivi ma anche pratici, non hanno lasciato loro scampo, chiudendo la miniserie negativa e prendendosi il secondo posto della classifica. 

Anche l’Ambrì sta unendo buone prestazioni e scarsa concretezza. Spesso preso per mano da un grande Virtanen, ha fino a ora giocato quasi sempre bene e… lasciato per strada qualche punto. L’ultimo lo ha “perso” contro il Ginevra, dal quale ha preso gol a 5” dalla terza sirena. La nota positiva? L’ultimo vantaggio biancoblù nei tempi regolamentari e quello definitivo, all’overtime, li ha siglati Dominik Kubalik. Nelle prime uscite della sua seconda avventura svizzera il ceco non è certo stato brillante. Si è sbattuto, è vero, non ha tuttavia quasi mai lasciato il segno. La condizione è però sempre migliore e se torna a fare quello che sa, ovvero segnare con continuità…