HCAP / HCLBrindisi e ore piccole, ma i punti tornano a pesare

BERNA / LUGANO - Le celebrazioni in pista e poi quelle “ticinesi” a Bellinzona hanno occupato la fine dell’anno dell’Ambrì, padrone alla Coppa Spengler. 

A Davos i biancoblù hanno trascorso giorni emozionantissimi - una festa continua - che tutti hanno vissuto con leggerezza e trasporto. Pestoni e compagni (e anche tutte le famiglie) si sono insomma divertiti, e mentre sorridevano, vincevano (o il contrario). E mentre vincevano riempivano il serbatoio della loro autostima. E mentre riempivano il serbatoio della loro autostima... svuotavano quello delle loro energie.

Così è la squadra “uscita” dalla trionfante campagna natalizia: estremamente sicura di sé e, contemporaneamente, non certo freschissima.

Non ci sarebbero problemi se, come fatto da (quasi) tutti i rivali, i sopracenerini potessero godere di qualche giorno di riposo; il campionato, però, non concede respiro. Già questa sera la truppa leventinese sarà infatti nuovamente sul ghiaccio, ospite di un Berna che, logicamente, non ha in programma di trascorrere 60’ a complimentarsi per l’esito del torneo consumatosi nei Grigioni. A coach Cereda toccherà l’arduo compito di “convincere” i suoi che la testa vale più dei muscoli. Che la fatica fisica può essere azzerata dalla forza mentale. Se ci riuscirà, allora, l’Ambrì potrà affrontare con brillantezza l’insidioso test della PostFinance Arena (ore 19.45), provare a superarlo e così, allungando il suo momento buono, a migliorare una classifica che non può certo soddisfarlo. Se invece a prevalere fossero pancia piena e gambe indolenzite…

Il primo lunedì dell’anno non sarà di fatica solo per i biancoblù. Nel pomeriggio (ore 15.45), gli appassionati potranno infatti seguire Ajoie-Zugo e Kloten-Friborgo. La sera, invece, ci sarà pure Lugano-Losanna. Entrambi incredibilmente incollati alla coda della graduatoria - gli obiettivi di inizio anno erano altri - bianconeri e biancorossi si impegneranno in quello che ha tutto il sapore di uno scontro diretto. Tempo per risalire la china ce n’è ancora molto, è vero; fallire contro chi sta vivendo una stagione insoddisfacente, con chi fatica a trovare efficacia e continuità, potrebbe in ogni caso essere una pietra tombale su speranze e ambizioni dello sconfitto.