Lugano e Ambrì in pista

La truppa del “neo rinnovato” Dan Tangnes è ricca di talento cristallino, muscoli ed esperienza; in campionato però, quest’anno, proprio non riesce a carburare. Fantastica in Europa, dove è arrivata fino alle semifinali di Champions Hockey League, tra i confini nazionali va a fiammate, gioca spezzoni di partita, ma poi si addormenta. E così perde per strada punti importanti. Lo ha fatto anche martedì quando, alla Gottardo Arena, ha prima controllato l’Ambrì per poi farsi recuperare negli ultimi dieci minuti di match (due gol subiti) e freddare all’overtime. Su questa discontinuità, per limitarla se non proprio eliminarla, stanno lavorando Greg Hofmann e compagni, che vedono nel secondo impegno ticinese in pochi giorni l’opportunità per ripartire. Starà al Lugano, anch’esso incapace di infilare con costanza prestazioni e risultati positivi e costretto a fare i conti con una classifica che definire brutta è poco, cercare di rimandare la loro rinascita.

Un impegno meno complicato attende invece l’Ambrì che, rinfrancato dai due punti strappati a Simion e soci, andrà a far visita al grigio Ajoie. I giurassiani non ne imbroccano una da tempo e, incupitisi, sembrano ormai destinati a chiudere la stagione in coda al gruppo: per immaginare una loro resurrezione serve quindi molta fantasia. I biancoblù, premesso ciò, non potranno pensare di fare una scampagnata. Vinceranno, ma solo se giocheranno con il ritmo e l’intensità chiesti da coach Cereda. Se questi non dovrebbero esserci, anche una serata sulla carta tranquilla potrebbe chiudersi senza sorrisi.