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SERIE A«Ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno»

30.03.24 - 08:00
Francesco Acerbi si è espresso in merito alla sua assoluzione. ««Non c'è stato nessun razzismo, il mio idolo era George Weah».
Imago, archivio
«Ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno»
Francesco Acerbi si è espresso in merito alla sua assoluzione. ««Non c'è stato nessun razzismo, il mio idolo era George Weah».
Il difensore dell'Inter: «Sono triste e dispiaciuto, in questa vicenda abbiamo perso tutti».
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MILANO - Dopo la sentenza della giustizia sportiva - che l'ha assolto dalle accuse di razzismo, nei confronti di Juan Jesus - Francesco Acerbi ha rilasciato una lunga intervista al "Corriere della Sera".

Il difensore dell'Inter ha voluto raccontare come ha vissuto gli ultimi giorni, che sono stati decisamente complicati. «Sono triste e dispiaciuto, in questa vicenda abbiamo perso tutti», sono state le prime parole dell'interista. «Dopo la mia assoluzione, le persone intorno a me hanno reagito come se fossi uscito dopo dieci anni di galera. Sono state giornate molto pesanti. Perché non ho parlato prima? Avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme, ma ora che c’è una sentenza vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi sono molto dispiaciuto anche per lui. Non si può però dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco e non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto. Ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno».

Dopo aver espresso il proprio punto di vista, Acerbi ha raccontato un aneddoto: «Non sono mai stato razzista e non c'è stato nessun razzismo. Il mio idolo era George Weah e fu uno dei primi a chiamarmi quando mi trovarono un tumore. Quella telefonata mi emoziona ancora oggi se ci ripenso. In questo contesto si sta solo umiliando una persona, massacrando e minacciando la sua famiglia, ma per che cosa? Il razzismo purtroppo è una cosa seria, non un presunto insulto. Se l’arbitro dovesse scrivere con carta e penna tutto quello che sente, dovrebbe correre con lo zaino. Però finisce sempre lì, altrimenti diventa tutto condannabile, anche gli insulti ai serbi, agli italiani o alle madri».

Ricordiamo che nel 2013 ad Acerbi fu diagnosticato un tumore a un testicolo e dopo essere stato operato d'urgenza, ebbe anche una recidiva qualche mese dopo. «Se mi sono mai sentito discriminato in proposito? Certo, per questo motivo ritengo che se uno sbaglia è giusto che paghi, come io ho pagato la multa quando ho mostrato il dito medio ai tifosi della Roma che mi urlavano “devi morire’. In migliaia lo gridavano a me, che sono guarito due volte da un tumore e che sono testimonial dell’Airc. La malattia che ho affrontato è stata una passeggiata in confronto a questa vicenda, non ho avuto paura a quei tempi, invece l’accanimento atroce che ho visto nei miei confronti in questi giorni mi ha ferito».

Se fosse stato condannato il 36enne avrebbe probabilmente terminato anzitempo la sua carriera da calciatore. «Avrei preso dieci giornate di squalifica, sarei passato per razzista e sarebbe potuto succedere qualunque cosa: non sarei stato soltanto finito come calciatore, che mi interessa fino a un certo punto, ma come uomo. Tutti avevano già emesso la sentenza prima ancora che uscisse e per tanti sono razzista anche adesso: sinceramente non ci sto, le gogne mediatiche non vanno bene e soprattutto non servono per risolvere un problema come quello del razzismo che sicuramente esiste. E che non intendo sminuire nemmeno un po’: voglio che sia chiaro».

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COMMENTI
 

sergejville 4 sett fa su tio
Se tu in campo, usi del trash-talk, insulti (senza oltrepasare dei limiti, non scritti) o prendi in giro, fa parte di ogni partita di sport di squadra. Ma se, per innervosire, insultare o disprezzare, la metti sul colore della pelle, non ci sono SE e MA: un po' razzista lo sei.

Diablo 4 sett fa su tio
Risposta a sergejville
Quindi Acerbi sarebbe razzista sulla base di cosa ? Di se , forse , ma ?! Fino a prova contraria non è stato provato che abbia detto frasi sul colore della pelle , etnia od altro … però gli dai del razzista . Bel modo di ragionare

sergejville 3 sett fa su tio
Risposta a Diablo
Io lessi su due quotidiani (quindi uso questi argomenti per ribadire quanto scritto), così come la dichiarazione in portoghese di J.Jesus, che Acerbi abbia usato termini impropri ecc. con il giocatore avversario. Se così fosse (non ho intenzione di addentrarmi in questo caso, per voglia e tempo), RIPETO "SE... per innervosire o disprezzare, la metti sul colore della pelle... un po' razzista lo sei". Sia che ti chiami Acerbi, Maturi, Marci o Frutti. In generale quindi, se usi questi parametri (termini), vedi i tanti casi precedenti, dagli spalti o in campo, tra colleghi, o uno è razzista (tanto o poco) o NON lo è. Quindi rileggi quanto ho scritto. E magari sei tu che devi ragionare. Ho scritto magari, nè.

Pocahontas 4 sett fa su tio
Ha ragione, lo scopo è sempre quello di attaccare qualcuno appena ve ne è lo spunto, tanto per sfogarsi! Si sbaglia, ed è vero, nella concitazione della partita può capitare...puniamo tutti i tifosi per tutto ciò che si urla in curva anche qui da noi....il cantone sarebbe straricco e non vi porreste la domanda se darci la 13 AVS o meno!!! Un esempio tra tanti che si potrebbero fare ironizza do un pò...

pegis 4 sett fa su tio
.Premetto che non seguo il calcio. Anzi. Questa vicenda l'hanno sentita tutti e il razzismo é una brutta bestia ma non bisogna certamente massacrare la gente per ogni parola che si dice in merito e soprattutto approfittarne e girarla a piacimento. Il bicchiere é vero viene visto sempre mezzo pieno o mezzo vuoto.

sergejville 4 sett fa su tio
Risposta a pegis
... non si è capito cosa c'entra il bicchiere mezzo pieno/vuoto: il signficato di quella frase dovrebbe essere un altro. In ogni caso, NO RACISM. Sempre.

pegis 4 sett fa su tio
Risposta a sergejville
Appunto. Da quello che dicono loro due: uno dice che il bicchiere é mezzo vuoto e l'altro che é mezzo pieno. Nel calcio poi..... con tutto quello che succede queste sono solo cretinate. Il razzismo comunque va sempre combattuto.
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