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«Non firmi Cristiano Ronaldo per poi adattare tutto alle sue caratteristiche»

Giuntoli-Spalletti oro di Napoli
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«Non firmi Cristiano Ronaldo per poi adattare tutto alle sue caratteristiche»
Giuntoli-Spalletti oro di Napoli
A Napoli la gloria durerà anni. Arno Rossini: «Ha praticamente vinto. Può vincere ancora. Salvo cataclismi».
Calcio - Serie A 03.05.2023

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NAPOLI - Fallito domenica il primo match point, sfumato al gol del salernitano Dia, tra oggi e domani il Napoli ha nuovamente la possibilità di chiudere i conti in Serie A. Con 18 punti di margine sulla Lazio, ai partenopei basterà fare...

NAPOLI - Fallito domenica il primo match point, sfumato al gol del salernitano Dia, tra oggi e domani il Napoli ha nuovamente la possibilità di chiudere i conti in Serie A. Con 18 punti di margine sulla Lazio, ai partenopei basterà fare un punto nelle prossime sei partite per aggiudicarsi il terzo Scudetto della loro storia. O aspettare che i biancocelesti inciampino. Già perché, bizze del calendario, la truppa di Spalletti potrebbe festeggiare pure non giocando. Potrebbe accadere questa sera: se Immobile e compagni non dovessero battere il Sassuolo, sul divano, dove sicuramente seguiranno il match, i campani potrebbero cominciare a stappare le bottiglie di spumante. 

«Non so - è intervenuto Arno Rossini - io credo che il Napoli debba aspettare la partita contro l’Udinese di domani. Penso che la Lazio non freni contro il Sassuolo. Per lo Scudetto è in ogni caso solo questione di tempo: i partenopei lo hanno già in tasca. E con merito. Hanno avuto un piccolo calo nelle ultime settimane, ma è qualcosa di fisiologico. Sono stati i più bravi, sono quelli che giocano meglio… è giusto che festeggino». 

In Italia vincono storicamente sempre le stesse squadre. Quella del Napoli sarà l’eccezione o la regola?
«È una bella domanda. Verona, Sampdoria, Lazio, Roma: nel passato recente pochi hanno interrotto il dominio di Juventus, Milan e Inter. Penso però che, per quel che è riuscito a fare negli anni, la società campana abbia davvero la possibilità di confermarsi. Ha praticamente vinto. Può vincere ancora. Salvo cataclismi ovviamente».

Tipo la cessione di Osimhen o Kvaratskhelia?
«Loro non sono indispensabili. Penso più all’addio a Giuntoli o Spalletti».

In campo vanno i giocatori…
«È vero, e il nigeriano e il georgiano sono fortissimi. Ma se c’è una cosa che al Diego Armando Maradona sono riusciti a dimostrare, è che sono le idee e il gioco a comandare. Quanti pensavano che salutando Insigne e Koulibaly gli azzurri non avrebbero sofferto? Invece sono arrivati Kvaratskhelia e Kim, che prima dell’estate per molti erano dei perfetti sconosciuti, e hanno fatto quello che hanno fatto. Hanno rimpiazzato in fretta una bandiera che forse era ammainata e un difensore considerato tra i più forti del mondo. Sono convinto che il Napoli abbia un futuro importante perché ha dimostrato di sapersi muovere con intelligenza e pragmatismo dopo il fallimento di qualche anno fa (il 2004, ndr)».

Quindi i big si possono vendere comunque?
«Vendere, non svendere. Se dovesse accadere, De Laurentiis, che è un presidente un po’ spilorcio, si troverebbe con un bel gruzzoletto da amministrare, reso più grande dagli introiti della Champions. Con quello potrebbe tenere in ordine i conti del club e, contemporaneamente, ingaggiare nuove promesse pronte a esplodere. Perché il giochino funzioni, però, è ovvio che la coppia formata dal direttore sportivo Giuntoli e dal mister Spalletti - che secondo me dovrebbe poter dire la sua in sede di mercato - debba essere sostenuta. I calciatori vanno trovati e… costruiti. Si prendono in base alle esigenze della squadra, non il contrario. Porti a casa un ragazzo che pensi possa essere utile al gioco che hai in mente, non firmi il Cristiano Ronaldo di turno per poi provare ad adattare tutto alle sue caratteristiche». 

L’Europa può essere il prossimo terreno di conquista per il Napoli?
«Lì è un po’ più difficile. Ci sono squadre che possono spendere tantissimo, che sono organizzatissime ma che ancora non hanno vinto. Penso che i partenopei possano confermarsi a livello di ottavi-quarti di finale per poi provare, a seconda dell’annata, ad andare un po’ più avanti».

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Ultimo aggiornamento: 05.12.2025 05:17

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