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GUERRA COMMERCIALE

Cina e Ue, accordo vicino

Sarebbe stata trovata una intesa in merito ai dazi sulle importazioni dei veicoli elettrici
Depositphotos (symbiot)
Fonte ATS
Cina e Ue, accordo vicino
Sarebbe stata trovata una intesa in merito ai dazi sulle importazioni dei veicoli elettrici

BUXELLES/PECHINO - Cina e Unione europea sono vicine all'accordo sui dazi relativi alle importazioni dei veicoli elettrici: è quanto riportano i media statali di Pechino, che respingono i timori di «deviazione» degli scambi commerciali dagli Usa verso l'Ue.

Il «passo finale» per risolvere la controversia dipende dalla «volontà politica» di Bruxelles, ha riferito venerdì sera Yuyuan Tantian, un account sociale collegato al network Cctv, mentre l'agenzia Xinhua ha definito oggi i timori di «deviazione degli scambi commerciali» come «grossolanamente esagerati».

Le parti hanno in gran parte finalizzato la parte dei «negoziati tecnici», definiti come sostanzialmente conclusi, in attesa del «passaggio finale. La chiave ora dipende dalla capacità dell'Ue di dimostrare la volontà politica necessaria per spingere verso una risoluzione della questione», ha affermato Yuyuan Tantian.

La Xinhua, in un commento, ha respinto le voci di un nuovo «shock cinese», definendo «grossolanamente esagerati» i timori che le esportazioni del Dragone, deviate dai dazi statunitensi, stessero inondando l'Europa. Ad aprile, Pechino e Bruxelles hanno concordato di negoziare un meccanismo di «impegno sui prezzi» che avrebbe consentito ai produttori cinesi di e-car di evitare i dazi rispettando prezzi minimi all'esportazione. La controversia si concentra sulle tariffe europee anti-sussidi fino al 45,3% imposte a ottobre 2024 sui veicoli elettrici mandarini contro gli ingenti sussidi statali e i minori costi di produzione delle compagnie cinesi.

I progressi segnalati nei colloqui arrivano in vista del vertice Cina-Ue di Pechino del 24-25 luglio per celebrare i 50 anni di relazioni bilaterali e che dovrebbe avere le questioni commerciali in cima all'agenda. Negli ultimi due anni, Bruxelles ha contestato a Pechino diverse questioni commerciali, tra cui corposi sussidi, strategie di dumping e altre pratiche che «distorcono il mercato», con numerose indagini in corso o in fase di pianificazione.

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