Gli incidenti sono avvenuti a poche ore di distanza: il primo in Valle d'Aosta. il secondo nel Vicentino. La vittima dello schianto piemontese era un ex campione di slittino e mountain bike
MILANO - Si è schiantato con un ultraleggero nel bosco, a poche decine di metri dall'arrivo dell'ovovia di Torgnon, località sciistica della Valtournenche, in Valle d'Aosta. Così è morto Corrado Herin, di 53 anni, originario di Fenis, ex campione italiano di slittino e mountain bike.
L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica. Il suo velivolo, uno Shock-Cub della Zlin Aviation, era decollato poco prima e stava sorvolando il comprensorio sciistico.
A poche ore di distanza una tragedia quasi identica in Veneto: il pilota di ultraleggero è morto precipitando con il suo velivolo tra gli alberi di un bosco nei pressi di Cassola (Vicenza). Al contatto con il terreno il velivolo si è spezzato incendiandosi. Quando i vigili del fuoco hanno spento le fiamme non c'era più niente da fare per l'uomo, morto probabilmente sul colpo.
#31marzo 15:25 Cassola(VI), ultraleggero cade in mezzo a un boschetto, si spezza in più parti e prende fuoco: deceduto il pilota. #Vigilidelfuoco spengono le fiamme e mettono in sicurezza il velivolo @SUEM_Veneto pic.twitter.com/6Njg6EHVke
— VigilFuoco Veneto (@vvfveneto) March 31, 2019
Il primo incidente ha avuto diversi testimoni, come il sindaco di Torgnon, Daniel Perrin. «Eravamo tutti a pranzo quando l'aereo è passato sopra di noi: ha fatto uno strano avvitamento, pensavamo fosse una sorta di acrobazia mentre invece probabilmente stava precipitando».
Vigile del fuoco professionista e maestro di snowboard, Corrado Herin era molto conosciuto nell'ambiente sportivo per i suoi successi: nello slittino su pista naturale aveva vinto due medaglie d'oro ai Mondiali (nel doppio nel 1986 e nel 1992) e due d'argento (singolo e doppio nel 1990); nella mountain bike, specialità downhill, aveva conquistato un bronzo ai Mondiali del 1994 e la Coppa del Mondo nel 1997. Era molto conosciuto anche come disegnatore di tracciati proprio per il downhill, tra i quali gli impianti di Pila e di Livigno. Infine la passione per il volo.
L'ultraleggero era partito verso le 15 dall'aviosuperficie di Nus. «Siamo stati assieme tutta la mattina - spiega Albert Chatrian, assessore regionale all'ambiente e vicino di casa della vittima - perchè per Torgnon doveva essere una giornata di festa con la gara sociale dello sci club. Abbiamo chiacchierato a lungo, anche di volo, poi lui è sceso a valle. Alle 15 ci ha mandato un messaggio: "Vi saluto dal cielo e poi vengo a trovarvi". Eravamo tutti a tavola, allenatori, genitori, bambini. L'aereo è sfrecciato e poi è scomparso dietro lo strapiombo. Non abbiamo più sentito il suo rumore, pochi minuti dopo sono arrivati gli elicotteri del soccorso e abbiamo capito che era caduto».
Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri in servizio sulle piste, oltre al 118 e al Soccorso alpino valdostano. Il corpo di Herin è stato estratto dalle lamiere. I resti dell'ultraleggero erano sparsi in mezzo agli alberi, in località Chantorné, a circa 1'800 metri di quota. Sull'aereo oltre alla vittima c'era anche un amico, anche lui valdostano, che ha riportato un politrauma ed è stato condotto all'ospedale Parini di Aosta: non è in pericolo di vita. Da chiarire le cause dell'incidente. La procura di Aosta ha aperto un fascicolo. Anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha avviato un'inchiesta e ha inviato un investigatore. Corrado Herin lascia la moglie e due figli.