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GUERRA IN UCRAINA«Putin non cadrà, siamo pronti a una guerra lunga»

17.02.23 - 21:16
Durante la Conferenza della sicurezza di Monaco i leader occidentali hanno ribadito il sostegno all'Ucraina.
AFP
Fonte Rosanna Pugliese (ANSA)
«Putin non cadrà, siamo pronti a una guerra lunga»
Durante la Conferenza della sicurezza di Monaco i leader occidentali hanno ribadito il sostegno all'Ucraina.

MONACO - I leader occidentali sono pronti a una guerra lunga, ma per Volodymyr Zelensky «il Golia russo può perdere entro quest'anno». È stato il leader ucraino ad aprire la Conferenza della sicurezza di Monaco in video. «Non siamo il Davide del Dnipro però», ha rimarcato. «Siamo il Davide del mondo libero e dobbiamo battere il Golia russo», perché oggi ad essere minacciato è tutto il continente, «il Tamigi come la Sprea».

È stato poi Emmanuel Macron a chiarire che «non è il momento del dialogo con la Russia»: «Siamo disposti a sforzarci, ma siamo anche pronti a una guerra più lunga», ha scandito il presidente francese, che ha affermato di non credere alla caduta di Putin. Mentre Olaf Scholz ha sollecitato la consegna dei Leopard da parte dei Paesi che li hanno annunciati a Kiev e che ora tentennano.

Il sostegno all'Ucraina insomma non è in discussione e sarà garantito fino a quando sarà necessario, si ribadisce a Monaco. La situazione è molto seria, insistono tutti, nelle ore in cui viene fuori che Joe Biden parlerà al castello di Varsavia il 21 febbraio, lo stesso giorno in cui è annunciato l'atteso discorso di Putin alla Duma; mentre il ministro degli Esteri italiano Tajani, che a Monaco arriverà domani, ha rivelato dopo l'incontro a Roma con il capo della diplomazia del Pcc Wang Yi che Xi Jinping terrà «un discorso di pace» in occasione dell'anniversario dell'invasione dell'Ucraina, il 24 febbraio.

Un lungo filmato con le immagini cruciali di 365 giorni - ci sono l'alluvione del Pakistan, il terremoto della Turchia e naturalmente l'Ucraina martoriata dalla guerra, con la strage dei civili di Bucha - ha preceduto l'intervento del leader dal fronte che domina la tre giorni bavarese. Subito dopo, Zelensky ha corretto il titolo che suggeriva l'immagine del "Davide" del fiume ucraino. Il conflitto in corso è qualcosa di molto più ampio, in gioco c'è di più. E gli ucraini vogliono vedere sconfitti tutti i Putin del mondo. «Non c'è alternativa: l'Ucraina deve vincere. Non c'è alternativa: l'Ucraina deve entrare nell'Ue. E non c'è alternativa: l'Ucraina dovrà entrare nella Nato», ha scandito Zelensky, aggiungendo: «Spero di poter venire di persona alla conferenza di Monaco dell'anno prossimo a guerra finita».

«Ma per vincere Golia ha usato il coraggio, e quello ce lo abbiamo, e la fionda», la chiosa, che ha continuato a sfruttare la metafora per tornare ancora una volta sulla richiesta di più armi. E dei caccia, mai nominati, ma elemento delicato della discussione. Anche se per il cancelliere «non sono all'ordine del giorno».

Il discorso più incisivo della prima giornata di lavoro è stato però quello di Macron, che ha toccato diversi punti salienti. Il presidente francese ha innanzitutto chiarito di non ritenere possibile un cambio di regime a Mosca. «Chi dovrebbe guidare la Russia? Il punto è che Kiev deve opporre resistenza fino ad indurre i russi a sedersi al tavolo del negoziato. Non è il momento di parlare adesso, ma le vie e i mezzi ci sono», ha affermato.

Macron ha anche invitato a considerare l'imprescindibilità di future relazioni con la Russia. «Non si può cambiare la carta geografica. La Russia fa parte dell'Europa. E la pace in Europa non è possibile senza una risposta alla questione russa». Secondo il capo dell'Eliseo, l'Europa deve investire di più sulla difesa, deve convocare una conferenza sulla difesa aerea e deve assicurarsi di far parte dell'architettura della sicurezza globale del futuro. Macron ha rilanciato anche la questione della deterrenza nucleare: è importante che l'Europa sia in grado di garantirla. Fermo restando il ruolo essenziale della Nato, che il continente vuole contribuire a rafforzare. Il leader francese ha insistito poi sull'idea di un'Europa più grande, che veda al suo interno anche Moldavia e Ucraina.

Parole che hanno fatto eco allo slancio del cancelliere tedesco, che ha iniziato il suo intervento salutando Zelensky: «Caro Volodymyr... ci manchi qui oggi. Perché tu appartieni all'Europa libera e unita».

Nella grande sala del Bayrischer Hof, per il forum diretto da Christof Heusgen, siedono ben 60 parlamentari americani. «La buona notizia è che siamo tanti - ha detto Lindsay Graham prendendo la parola - quella cattiva è che siamo qui perché abbiamo un messaggio. Noi non dimenticheremo questa aggressione russa. L'atto barbarico di Putin ci dà l'occasione di fare meglio nel mondo. Se non avremo successo sarà peggio per tutti».

Negli Usa tutti e due i partiti, ha rimarcato il senatore repubblicano, «vogliono che Putin paghi le conseguenze. Se non sarà così, succederà di nuovo». Domani, quando è prevista anche una ministeriale del G7, interverranno al vertice il segretario di Stato americano Antony Blinken, la vicepresidente Kamala Harris, il cinese Wang Yi e il segretario della Nato Jens Stoltenberg.

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COMMENTI
 

Wa 1 anno fa su tio
Io credo che più la guerra continua nou staremo peggio sono aumentati i tassi d interesse bancari Raddoppiati.la benzina sta a 2.00 chf e che si dice in giro che stiamo vincendo?ma de che qui ci stiamo cucinando da soli per nn dire altro...

Tiki8855 1 anno fa su tio
Non ci si poteva aspettare altri discorsi - ipocrisia allo stato puro...

Shion 1 anno fa su tio
Banda di capre irresponsabili allo sbaraglio. Belle capacità da ganasse. Andate a sedervi al tavolo con Putin piuttosto, è lì che si misurano certe capacità. Incapaci.

Meiroslnaschebiancarlengua 1 anno fa su tio
Quello che è chiaro è che nessuno vuole la fine del conflitto adesso. Per Putin saremme uno smacco. Per l'Europa e gli USA più la guerra dura più mette in ginocchio la Russia (che è già a livello economico e geo-politico allo sbando). Tutto il resto attualmente è communicazione di propaganda come solo il conflitti polarizzati la si può vedere: caricaturale, poco fair-play, molto di parte, colorita e abbastanza divertente. Come finirà? Russia in ginocchio e dissanguata (poi tra di voi c'è chi dirà che ha vinto perchè le resteranno 2-3 campi di grano a est dell'Ucraina).

@matterhorn 1 anno fa su tio
Risposta a Meiroslnaschebiancarlengua
Bella visuale e soprattutto bella visione la tua.. poi ognuno è libero di pensarla come vuole per carità. Immaginare la Russia in ginocchio e dissanguata ( certo è quello che Putin prega ogni giorno della sua vita …) ha qualcosa leggermente di parte ma di poco lungimirante🤓 ma vanno bene anche le previsioni colorite à la carte 🤓

Meiroslnaschebiancarlengua 1 anno fa su tio
Risposta a @matterhorn
Non c'è nulla di lungimirante. La Russia a livello economico è già in ginocchio. Un mercato interno non è dei più interessanti ed è la corruzione a farla da padrona (provate a investirci e vedrete com'è la realtà). Tecnologia e industrie non concorrenziali (a questo livello la Russia non rappresenta niente nel mondo che conta). Dico solo che dopo la guerra sarà ancora peggio. Tutto lì.

@matterhorn 1 anno fa su tio
Risposta a Meiroslnaschebiancarlengua
Eh niente ..🤦🏼‍♂️🤦🏼‍♂️

bradipo 1 anno fa su tio
La Russia fa parte dell'Europa! Quell' Europa in cui Francia e Germania espandono le loro proprietà e potere impoverendo i loro affiliati più deboli? (o ci siamo dimenticati pure le continue acquisizioni di ricchezze da parte dei forti dell'unione a scapito di paesi quali Grecia Portogallo?). È quasi un secolo che viene attribuita la colpa della seconda mondiale esclusivamente a Hitler, ma chissà se senza l'aiuto della Rockefeller Standard oil, proprietaria della IG Farben, oppure la General Electric che deteneva praticamente il monopolio della comunicazione in Germania, ancora la General Motor con Opel e per finire, ma non da ultimo Henry Ford proprietario del 100% delle azioni VW, fiore all'occhiello e vanto dell'esercito tedesco: tutti gruppi con nessuna influenza a Washington! Per aggiungere che malgrado le pene inflitte, non scontate, dal tribunale di Norimberga, ad alcuni scienziati tedeschi, circa 1600, tra i quali la buonanima di Von Braun, venne fornito un biglietto di sola andata per gli Stati Uniti.

Meiroslnaschebiancarlengua 1 anno fa su tio
Risposta a bradipo
Un altro modo di riscrivere la storia. Sbagliato, ma interessante.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Meiroslnaschebiancarlengua
Hitler ha potuto con la violenza ma anche perchè tantissime persone ignoranti, quelle di cui parlavi ieri in una citazione, gli hanno creduto e hanno sostenuto la sua follia. Senza il sostegno del popolo nessun politico va avanti. Lo stesso succede in Russia con Putin. Violenza e ignoranza spesso si ritrovano e sono guai.

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Gli insignificanti nanetti europei, con in testa l’invasato di Kiev, si sono di nuovo fatti tutti bianca neve

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a tulliusdetritus
Insignificanti dici? Sarà per questo che le minacce e le irritazioni arrivano sempre dalla Grande Madre Russia, mentre i nanetti europei sembrano così tranquilli e procedono calmi e cauti?

@matterhorn 1 anno fa su tio
😏😏😏

Meganoide 1 anno fa su tio
Risposta a @matterhorn
Che strano, un post di Cervino dopo soli 4 minuti dalla pubblicazione di una notizia su putin, non è mai il primo a commentare 😮

@matterhorn 1 anno fa su tio
Risposta a Meganoide
Chiudi la bocca a quello smile perché sembra che hai in bocca una minkia 😅 metti un altra faccetta 😜

Meganoide 1 anno fa su tio
Risposta a @matterhorn
Questa cosa che vedi una faccina e ti ecciti immaginando un uomo che succhia un pene è freudiana🤭

@matterhorn 1 anno fa su tio
Risposta a Meganoide
Sarà che a furia di vedere le tue faccette uno non può pensare ad altro 🤓
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