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IndiaModi responsabile dei massacri di Gujarat

14.02.23 - 12:00
Documenti pubblicati dall'Ufficio degli affari esteri britannico lo indicano come principale responsabile «del clima d'impunità»
Reuters
Modi responsabile dei massacri di Gujarat
Documenti pubblicati dall'Ufficio degli affari esteri britannico lo indicano come principale responsabile «del clima d'impunità»

NEW DEHLI - Il massacro di Gujarat (2002) è uno degli episodi di violenza incontrollata più brutali della storia indiana. In un clima di completa impunità, centinaia di Hindu massacrarono oltre un migliaio di musulmani nella provincia dello Gujarat, a confine con il Pakistan. La retorica anti-musulmana dell'odierno primo Ministro Narendra Modi, che all'epoca ricopriva la carica di Ministro del Gujarat, aveva contribuito all'instaurazione di un clima d'odio religioso. Recenti documenti pubblicati dal governo britannico e ripresi in un documentario della BBC accusano Modi di essere «responsabile del clima d'impunità» instauratosi durante i massacri. 

Il documentario - I documenti resi noti per la prima volta nel documentario "India: the Modi question" affermano che, nel 2002, il primo Ministro ha ordinato agli alti ufficiali delle forze di polizia del Gujarat di non intervenire durante i massacri. Il portavoce del Ministero degli esteri indiano, Arindam Bagchi, ha respinto le accuse definendo il documentario «soggettivo» e «pieno di pregiudizi». Dal canto suo, la BBC, ha ribadito che le ricerche necessarie alla realizzazione del documentario sono state eseguite «in maniera meticolosa». 

La censura - Le autorità indiane hanno censurato il documentario su Twitter e YouTube. L'articolo 16 della Legge Informatica del 2021 permette infatti all'esecutivo di censurare qualsiasi tipo di contenuto mediatico che «rappresenti un rischio per la sovranità e l'integrità del paese, l'ordine pubblico e le relazioni d'amicizia con altri paesi». La richiesta di censura di materiale "problematico" deve essere, tuttavia, approvata da un organo indipendente. In questo caso però, non è noto se l'organo è stato consultato.

La repressione - A fine gennaio scorso, un gruppo di 24 studenti sono stati arrestati dalla polizia di New Dehli per avere infranto il divieto di pubblicazione e di divulgazione del documentario della BBC. Gli studenti, che avevano organizzato una proiezione pubblica, sono stati scoperti da un gruppo di sostenitori del partito di Modi, il Bharatiya Janata (BJP), i quali hanno allarmato le forze dell'ordine. Oltre ad arrestare gli studenti, la polizia ha sequestrato il materiale audiovisivo.  

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