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PERÙDivampano le proteste e i blocchi stradali

04.01.23 - 20:36
Un Paese in rivolta, nonostante gli appelli del Presidente della Repubblica
Foto Keystone
Divampano le proteste e i blocchi stradali
Un Paese in rivolta, nonostante gli appelli del Presidente della Repubblica

Continuano le proteste In Perù: da prima dell'alba, riferisce la pagina online del quotidiano "La Republica", gruppi di manifestanti si sono attivati, in varie località del sud del Perù, bloccando alcune autostrade e strade provinciali a Puno, Cusco e Junin.

Inoltre, un corteo di manifestanti sfila nella città di Arequipa sollecitando lo scioglimento del Parlamento, le dimissioni del capo dello stato e nuove elezioni generali immediate.

Martedì la società ferroviaria "Ferrocarril Transandino" aveva annunciato, in previsione della ripresa delle proteste, la sospensione della vendita di biglietti per il treno turistico che collega Cusco con le rovine incaiche di Machu Picchu.

In coincidenza con l'inizio di queste nuove iniziative di protesta antigovernativa, la presidente Dina Boluarte ha rivolto un accorato appello a evitare la violenza.

In dichiarazioni all'emittente radiofonica peruviana "Radio Exitosa", la capo dello stato ha sottolineato che «il Paese non può fermarsi», ribadendo il suo appello alla pace e a evitare la violenza nelle mobilitazioni indette in alcune regioni, perché «non portano a nulla di positivo, anzi, costituiscono un danno».

Boluarte ha assicurato che quelli che paralizzano le vie di comunicazione stradale «finiranno per essere danneggiati, perché non impediranno il passaggio dei prodotti alimentari e incentiveranno il caos».

 

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