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SLOVACCHIAOmicidio Kuciak: assolto il presunto mandante

03.09.20 - 14:28
Il padre del giornalista ucciso: «Sono disgustato, ma non finisce qui». Strasburgo preoccupata.
Keystone
Una foto di Ján Kuciak e Martina Kusnira sul luogo della tragedia
Una foto di Ján Kuciak e Martina Kusnira sul luogo della tragedia
Fonte Ats
Omicidio Kuciak: assolto il presunto mandante
Il padre del giornalista ucciso: «Sono disgustato, ma non finisce qui». Strasburgo preoccupata.

BRATISLAVA - Il tribunale di Pezinok ha assolto il presunto mandante dell'omicidio del giornalista slovacco Ján Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnira, l'uomo d'affari Marián Kočner.

Con lui è stata liberata anche la sospetta intermediaria del delitto, Alena Zsuzsová. Condannato invece a 25 anni di reclusione l'autista e complice dell'assassino, Tomáš Szabó.

In due precedenti verdetti erano state emesse altre due condanne, rispettivamente a 23 e 15 anni, per Miroslav Marček, ritenuto l'esecutore materiale del delitto, e Zoltán Andruskó, che ha agito da intermediario.

Kočner era accusato di omicidio premeditato. Era sospettato di aver ordinato l'omicidio di Kuciak perché il giornalista aveva scritto delle sue attività economiche controverse.

Marček aveva ucciso Kuciak e Kusnirova a colpi di pistola nella loro casa a Veľká Mača, nei pressi di Trnava il 21 febbraio 2018. Il doppio omicidio ha scosso la Slovacchia e costretto il primo ministro Robert Fico a dimettersi.

Padre di Kuciak «disgustato» - Il padre di Ján Kuciak si è detto «disgustato» dalla sentenza di assoluzione nei confronti di Marián Kočner. «Dobbiamo tener duro, andiamo avanti», ha però sottolineato. «Ho sempre creduto nella giustizia finora. Ma non finisce qui», ha aggiunto in lacrime la madre di Martina Kusnirova, trovata uccisa insieme al reporter. I genitori dei due giovani assassinati hanno lasciato l'aula sdegnati, subito dopo la sentenza.

«Secondo me le prove erano sufficienti per poter condannare Kočner», ha detto ai giornalisti Jozef Kuciak. «Sono disgustato da questa sentenza. Però dobbiamo tener duro. Impugneremo il giudizio, e non perdiamo la speranza», ha aggiunto, sottolineando di aver chiesto anche alla Ue la supervisione dei casi sui quali suo figlio lavorava e scriveva.

La sentenza di assoluzione di Marián Kočner e Alena Zsuzsová non è definitiva ed è possibile fare ricorso alla Corte suprema.

Il primo ministro: «I mandanti non sfuggano alla giustizia» - Anche il primo ministro slovacco, Igor Matovič, ha commentato la sentenza con durezza: «Sembra che questa volta gli evidenti artefici dell'omicidio vogliano sfuggire alla giustizia. Speriamo che questo non accada», ha scritto su Facebook.

Strasburgo critica - «La decisione presa oggi dal tribunale» slovacco di Pezinok «mostra che c'è ancora molto lavoro da fare per garantire la giustizia e prevenire l'impunità». Questo «è dovuto alle famiglie e ai colleghi di entrambe le vittime, ma anche all'intera società slovacca». Così la commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatović, in merito all'assoluzione di Marián Kočner.
 

 
 

 

 

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