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REGNO UNITOPregi e criticità di un processo su Zoom

22.04.20 - 06:00
L'inchiesta sul rogo della Grenfell Tower potrebbe ripartire in videoconferenza, ma decideranno famigliari e superstiti
KEYSTONE
Il processo per l'incendio della Grenfell Tower potrebbe ripartire su Zoom.
Il processo per l'incendio della Grenfell Tower potrebbe ripartire su Zoom.
Pregi e criticità di un processo su Zoom
L'inchiesta sul rogo della Grenfell Tower potrebbe ripartire in videoconferenza, ma decideranno famigliari e superstiti

LONDRA - L'inchiesta per il rogo della Grenfell Tower a Londra, a causa del quale nella notte del 14 giugno 2017 morirono 72 persone, potrebbe riprendere in forma virtuale.

Le tre opzioni - Il Guardian riferisce che un sistema virtuale, basato sulla piattaforma di videoconferenza Zoom, è stato testato con successo nei giorni scorsi. Quindi ai famigliari delle vittime e ai sopravvissuti è stato chiesto se sia il caso di proseguire in questa forma (il che consentirebbe la ripresa del processo nel giro di poche settimane) o di continuare nella forma canonica, ma senza sapere bene quando.

Una terza opzione prevede lo svolgimento di un processo ridotto all'osso e nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale. In quel caso comparirebbero alla sbarra solo i testimoni chiave di accusa e difesa. Un ulteriore problema è che il 73enne Sir Martin Moore-Bick, che è a capo dell'inchiesta, dovrebbe chiedere un'eccezione alla norma che prevede il lockdown per tutti coloro che hanno più di 70 anni.

Pregi e difetti - L'avvocato Caroline Featherstone, incaricata di presentare il caso, avverte che nelle udienze online «gran parte della solennità» delle investigazioni potrebbe andare perduta e mette in guardia dal rischio che i testimoni possano essere "imbeccati" da qualcuno che non viene inquadrato o registrato in audio. D'altra parte, attendere il ritorno alla normalità (tra chissà quanto tempo) «non sarebbe nell'interesse pubblico», dato che il tema dell'inchiesta «è una questione urgente di sicurezza pubblica».

Nella lettera spedita a coloro che sono interessati dall'inchiesta in prima persona Featherstone ha spiegato che il test effettuato su Zoom «ha funzionato sufficientemente bene per ottenere le prove richieste senza perdita di qualità audio e video, interruzioni impreviste» e perdita di connessione. Il governo ha certificato la tecnologia come sicura e «ci sono pochi dubbi che il sistema offra un modo fattibile per ottenere le prove orali richieste». Il rovescio della medaglia è che, per alcuni, testimoniare da casa potrebbe essere un'esperienza non rilassante, ma «traumatica». Un professionista del Sistema sanitario nazionale non sarebbe presente per garantire assistenza in caso di crolli fisici o nervosi, infine non si potrebbero escludere eventuali interruzioni da parte di bambini, animali domestici o altri fattori di disturbo.

Alcuni superstiti hanno espresso che alcuni degli accusati «potrebbero non provare la stessa pressione a essere sinceri» senza trovarsi in tribunale e senza avere di fronte le persone che hanno vissuto quella tragedia. 

Il processo per l'incendio della Grenfell Tower, come moltissimi altri nel Regno Unito, è stato sospeso più di un mese fa, quando sono state introdotte le misure anti-coronavirus.

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