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CHIASSO«Una vera officina del pensiero»

06.05.24 - 06:30
Si chiude con un successo la 18esima edizione di ChiassoLetteraria che ha attirato oltre 6'500 visitatori in cinque giorni.
ChiassoLetteraria
Fonte ChiassoLetteraria
«Una vera officina del pensiero»
Si chiude con un successo la 18esima edizione di ChiassoLetteraria che ha attirato oltre 6'500 visitatori in cinque giorni.

CHIASSO - Chiasso si è trasformata per cinque giorni in «una vera officina del pensiero». Si è chiusa ieri la 18esima edizione di ChiassoLetteraria. Il festival internazionale di letteratura ha attirato quest'anno oltre 6'500 curiosi. La rassegna ruotava attorno al titolo "Pensieri selvaggi", un punto di partenza per sondare il pensiero non convenzionale e il rapporto tra esseri umani, natura e animalità.

La colonna sonora che ha accompagnato questa edizione, animata dal rumore di una foresta immaginaria dove potrebbe convivere ogni sorta di animale reale o immaginifico, ha amplificato il suono delle parole, dei pensieri, delle speranze degli autori e delle autrici che hanno calcato i luoghi di ChiassoLetteraria 2024.

Oltre alla trentina di ospiti tra scrittrici, scrittori, poete, poeti, artiste, saggisti e musicisti da tutto il mondo, l'edizione di quest'anno ha presentato alcune novità. Lo Spazio Gazebo ha ospitato l’incontro con Ilenia Zodiaco. Un'occasione per riflettere in maniera alternativa sulla letteratura e sulle diverse modalità di divulgarla e renderla accessibile e fruibile a un pubblico ampio, di tutte le fasce d’età. La letteratura infatti è fatta per avvicinare le persone, per creare una connessione tra umani e uno spazio di condivisione di tematiche comuni a tutte e a tutti.

«Siamo davvero felici per il numeroso e attento pubblico accorso, per l’alto indice di gradimento e per i riscontri meravigliosi avuti dagli ospiti intervenuti», ha affermato Marco Galli, coordinatore della rassegna momò. «Significa che quello che abbiamo seminato in questi anni sta dando i suoi frutti. È la conferma che fare un festival di letteratura ha davvero senso, soprattutto oggi, in un’epoca dove il pensiero e la letteratura necessitano di essere protetti e rinvigoriti».

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