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LOCARNOBakunin cancellato... per ritrovare smalto

23.03.21 - 22:00
Ha destato perplessità la sparizione del ricordo dalla casa dove visse il padre dell'anarchia
Foto scritta
Bakunin cancellato... per ritrovare smalto
Ha destato perplessità la sparizione del ricordo dalla casa dove visse il padre dell'anarchia
Ma Arminio Sciolli tranquillizza: «Rimetteremo presto la scritta. Nessun gesto reazionario, semplicemente si scrostava la vernice»

LOCARNO - Non vive vita facile l’anarchia in Ticino. Già. Ma Locarno resta una città aperta alle idee, per cui la sparizione della scritta che omaggia a Michail Bakunin (1814-1876), padre russo dell’anarchismo moderno, «non è stata un gesto reazionario» tranquillizza Arminio Sciolli. Il direttore del Rivellino leonardesco è anche proprietario della casa, all’angolo di via Bartolomeo Rusca, sul cui muro giallognolo, da alcuni giorni, non si legge più l’omaggio in bella grafia: “Qui visse M. Bakunin nel bicentenario 30.5.2014”. Con tanto di A cerchiata. Una sparizione che ha sollevato più di una protesta e spinto il sindaco della città, Alain Scherrer, a precisare, sui social, che «la scritta non è stata rimossa dal Comune».

Questione di pittura - Il fatto è semplicemente che le idee possono essere “eterne”, ma la vernice un po’ meno. «La pittura si scrostava e abbiamo dovuto ridipingere perché l’inquilino avesse una facciata d'ingresso presentabile. Ma - aggiunge Sciolli - è nostra intenzione far rifare, quanto prima, la scritta alla stessa Sandra Von Rubenwil. Una calligrafa ticinese molto importante».

Nel solco di Szeemann - Tranquillizzati sul futuro, ci si può concedere un breve balzo nel passato. Per precisare che l'anarchico e rivoluzionario russo, negli anni attorno al 1870, «aveva in realtà vissuto dirimpetto alla casa liberty, che all’epoca non esisteva. L’ubicazione esatta è dove oggi si trova l’hotel dell’Angelo». La scritta, continua il nostro interlocutore, «era stata posta quasi sette anni fa in occasione del bicentenario della nascita». Non è l’unica grafia per mano della calligrafa. Altre ve ne sono al Rivellino. «La scritta - ricorda Sciolli - era stata fatta anche nello spirito di Harald Szeemann (storico e curatore d’arte svizzero di levatura internazionale, ndr). Era stato lui a integrare la figura di Bakunin, come anticipatore, nella lista degli artisti Dada e aveva peraltro indicato anche l’indirizzo esatto dove viveva, in zona la Motta. Entro l’estate, state tranquilli, la scritta tornerà. Aspettavamo anche la nomina del nuovo direttore dei servizi culturali della Città». Gli spettri, dunque, vanno cercati altrove.

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