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SvizzeraGuerra in Ucraina, più cooperazione con Nato e Ue

07.09.22 - 18:44
«Maggiore partecipazione a esercitazioni e ampliamento della cooperazione militare» afferma la consigliera Viola Amherd
Foto TiPress
Fonte ATS
Guerra in Ucraina, più cooperazione con Nato e Ue
«Maggiore partecipazione a esercitazioni e ampliamento della cooperazione militare» afferma la consigliera Viola Amherd

BERNA - La guerra in Ucraina, che ha scombussolato il panorama geopolitico europeo, dovrebbe tradursi per la Svizzera in una maggiore cooperazione con la Nato e l'Ue, nel rispetto tuttavia della neutralità, e col rafforzamento delle capacità dell'esercito di fronteggiare l'aumento della minaccia. È il succo del rapporto 2021 sulla politica di sicurezza, adottato oggi dal Consiglio federale dopo averlo aggiornato alla luce dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. 

Aumento della minaccia «Questa guerra - ha esordito la consigliera federale Viola Amherd davanti ai media - ha distrutto i fondamenti della pace e della sicurezza in Europa che si basavano su basi comuni, confermando e concretizzando la crescente minaccia rappresentata dai conflitti ibridi, che includono la disinformazione e l'influenza, i ciberattacchi, le operazioni coperte e anche il conflitto armato». Gli eserciti europei saranno nuovamente «più orientati alla dissuasione e alla difesa da un attacco militare e alla guerra convenzionale,» ha aggiunto la "ministra" della difesa.

Maggiore cooperazione con Nato/Ue La guerra ha anche generato una nuova dinamica nella cooperazione in materia di politica di sicurezza e di difesa, ha sottolineato la consigliera federale vallesana. In concreto, «anche se la strada intrapresa nella modernizzazione dell'esercito è quella giusta, per assicurare la nostra difesa dobbiamo approfondire la collaborazione internazionale, soprattutto con la Nato e l'Ue» ha puntualizzato Amherd, sfruttando maggiormente il margine di manovra lasciato dalla politica di neutralità. Per la Svizzera si tratta anche di dare un contributo - un gesto di solidarietà lo ha definito Amherd - alla stabilità del continente, partendo dai punti forti della Confederazione, come l'aiuto umanitario.

In cosa si traduce questa maggiore cooperazione La futura cooperazione potrebbe includere, ha affermato la "ministra" dell'Alleanza del Centro «una maggiore partecipazione a esercitazioni, un ampliamento della capacità di cooperazione militare a settori importanti per la difesa, un'intensificazione dello statuto di partenariato presso l'Alleanza atlantica o una partecipazione dell'esercito a formazioni dell'Ue quali l'"EU Rapid Deployment Capacity" per operazioni di salvataggio, evacuazione e stabilizzazione.

Amherd ha anche parlato della necessità di migliorare l'intelligence e la capacità di anticipazione e reazione delle autorità in caso di crisi. Basandosi anche sugli insegnamenti tratti dalla pandemia da coronavirus, i Cantoni e il ruolo dei servizi di informazione saranno cruciali in quest'ambito.

 

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