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SVIZZERA

Impennata delle vendite di moto nel primo semestre del 2020

Lo sviluppo del settore a maggio e giugno è stato definito «esplosivo»
Depositphotos (jag_cz)
Primo semestre «sensazionale» per la vendita di moto in Svizzera.
Fonte Ats
Impennata delle vendite di moto nel primo semestre del 2020
Lo sviluppo del settore a maggio e giugno è stato definito «esplosivo»
BERNA - È boom di vendite nel campo delle moto e degli scooter: malgrado le settimane di saracinesche abbassate sulla scia del coronavirus il primo semestre si chiude con numeri che gli operatori del ramo definiscono «sensazionali»...

BERNA - È boom di vendite nel campo delle moto e degli scooter: malgrado le settimane di saracinesche abbassate sulla scia del coronavirus il primo semestre si chiude con numeri che gli operatori del ramo definiscono «sensazionali», grazie a un'impennata degli acquisti in maggio e in giugno.

Nei primi sei mesi dell'anno hanno lasciato i concessionari 26'767 mezzi a due ruote e quad, con una progressione del 3% rispetto allo stesso periodo del 2019, informa in un comunicato odierno Motosuisse, l'associazione dei fabbricanti, grossisti e importatori del ramo. Se nel segmento degli scooter non è stato possibile confermare i numeri dell'anno scorso (-6,2%), quello delle moto (+7,7%) ha beneficiato di una ripresa che viene definita al di là di ogni più rosea aspettativa.

A fine aprile l'arretramento dall'inizio dell'anno era ancora del 22%, ricorda l'organizzazione di categoria. Ma in maggio il sole è tornato a splendere sia sulle moto che sugli scooter e giugno ha confermato il trend: complessivamente le vendite dello scorso mese hanno raggiunto quota 7737, a fronte di 4712 nello stesso mese dell'anno scorso.

Motosuisse non esita quindi a parlare di uno sviluppo «esplosivo» dopo che i negozi, l'11 maggio, hanno riaperto archiviando sette settimane di chiusura. Le ragioni più importanti della progressione degli acquisti sono da ricercare in un forte recupero della domanda arretrata e in una migliore disponibilità di veicoli: il blocco globale causato dal Covid-19 aveva infatti portato ad ampie difficoltà di produzione e di consegna.

Stando a Motosuisse hanno però probabilmente avuto un ruolo importante anche il fatto che il 2020 sarà l'ultimo anno in cui un conducente ultra 25enne potrà accedere direttamente a una moto di grossa cilindrata e la tendenza - dovuta alla pandemia - all'abbandono dei trasporti pubblici a favore dei trasporti privati.

Da un sondaggio presso gli associati emerge inoltre che a mostrare forti ritmi di crescita sono le motociclette di classe media e in particolare quelle che presentano un interessante rapporto prezzo/prestazioni. Agli occhi di Motosuisse questo è un chiaro segnale che ora anche le moto - e non solo gli scooter - sono utilizzate come mezzi di trasporto e veicoli commerciali, e non esclusivamente come veicoli per hobby.

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