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BERNA

Più di 2'500 franchi per “truccare” l'esame della patente

Il caso di una banda attiva nel canton Berna ha riacceso i riflettori su un fenomeno più diffuso di quanto si pensi.
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Più di 2'500 franchi per “truccare” l'esame della patente
Il caso di una banda attiva nel canton Berna ha riacceso i riflettori su un fenomeno più diffuso di quanto si pensi.
BERNA - All'esame con un auricolare celato fra i capelli o sotto a un cappellino, e una telecamerina a forma di bottone appuntata alla giacca. Consegnato il foglio, la voce in remoto ti guida e ti dice dove mettere le crocette. E così, l'esame...

BERNA - All'esame con un auricolare celato fra i capelli o sotto a un cappellino, e una telecamerina a forma di bottone appuntata alla giacca. Consegnato il foglio, la voce in remoto ti guida e ti dice dove mettere le crocette. E così, l'esame teorico della patente è superato. 

Per mesi decine e decine di persone nel canton Berna hanno approfittato dei servizi, pubblicizzati anche via TikTok, di un truffatore specializzato nel "truccare" i test teorici, il quale si trova in detenzione preventiva da marzo. Stando a quanto riferito dalla BernerZeitung, a giugno l'uomo aveva chiesto la scarcerazione che gli è però stata negata dall'Alta Corte.

Anche più di 2'500 franchi per un esame

Questo perché, confermano gli inquirenti, sarebbe «una figura centrale» di un'operazione illegale che coinvolgeva più persone e che ha verosimilmente incassato svariate decine di migliaia di franchi. Per un singolo esame i lestofanti chiedevano dai 1'500 ai 2'500 franchi, e qualche volta anche di più.

A insospettire, il fatto che le persone che venivano promosse «non avevano le conoscenze linguistiche o le competenze necessarie», per superarli. I casi accertati sono almeno 37.

Nell'ambito dell'inchiesta delle autorità bernesi è finita temporaneamente in manette anche una seconda persona, soprannominata «il Tedesco» che si occupava di "equipaggiare" le persone che sostenevano i test.

Casi simili anche in altri cantoni

Quello del canton Berna non è però un caso isolato. Truffe analoghe sono state riscontrate nel canton San Gallo e nel canton Zurigo, dove una banda simile è stata smantellata dalla polizia con un'operazione sotto copertura. Un agente si è finto un esaminando, facendosi aiutare a superare la prova e, al momento di riconsegnare i dispositivi, sono scattate le manette.

Quell'operazione si è poi estesa con una serie di perquisizioni nei cantoni di Zurigo, San Gallo e Turgovia, culminando con l'arresto di tre persone.

Non è chiaro se tutti questi casi siano in qualche modo collegati e facciano parte di una rete più grande, ma non è escluso. Il modello comune - conferma il quotidiano bernese - sono delle bande criminali attive soprattutto fra Germania e Austria.

In ogni caso, non sono solo i lestofanti ad aver commesso un illecito, ma anche i loro clienti. Per loro le conseguenze legali non sono escluse e i test truffaldini saranno annullati.

 

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