Clariant: altra richiesta d'indennizzo per il cartello dell'etilene

Il gruppo ungherese MOL e la società brasiliana Braskem chiedono 890 milioni di franchi.
BASILEA - Il gigante basilese della chimica Clariant è confrontato con un'altra richiesta di risarcimento in relazione a un cartello costituito in passato sui prezzi dell'etilene: il gruppo ungherese MOL e la società brasiliana Braskem chiedono un indennizzo di 950 milioni di euro (cioè 890 milioni di franchi) all'azienda elvetica e ad altre tre società coinvolte.
La causa è stata presentata presso un tribunale di Monaco di Baviera, ha indicato oggi Clariant. Si riferisce alle violazioni della legge sulla concorrenza sanzionate dalla Commissione europea nel luglio 2020. Il gruppo renano si era accordato con altre tre realtà del settore - la messicana Orbia nonché le texane Celanese e Westlake - per acquistare l'etilene, una delle materie prime fondamentali dell'industria chimica, al fine di ottenere il prezzo più basso possibile. Tutte e quattro le società hanno ammesso il loro ruolo nel cartello nell'estate del 2020: Clariant ha pagato una multa di 156 milioni di euro.
Nella nota odierna Clariant fa sapere che respinge fermamente le accuse e che si difenderà vigorosamente. L'azienda sostiene di avere prove solide che dimostrano come il comportamento passato non abbia avuto alcun impatto sul mercato. Intanto però si allunga la lista delle società che nell'ambito di questo dossier hanno citato in giudizio Clariant: si erano già attivate Shell, BASF, TotalEnergies, Dow, OMV e LyondellBasell.
Per conoscere la reazione della borsa alle ultime novità occorre attendere l'apertura del mercato alle 09.00. Dall'inizio del 2025 l'azione Clariant ha perso il 28% e negativa è anche la performance sull'arco di cinque anni (-61%).
Clariant ha sede a Muttenz (BL), nel cuore della regione che ospita il fulcro dell'industria chimica svizzera. Il gruppo è nato nel 1995 da uno scorporo del comparto specialità chimiche di Sandoz, un anno prima che Ciba e Sandoz si unissero per dare vita a Novartis. All'inizio degli anni 2000 arrivò ad avere in organico circa 31'000 dipendenti, poi seguirono crisi, programmi di ristrutturazione e dismissioni. A fine dicembre 2024 la società dava lavoro a quasi 10'500 persone. L'ultimo esercizio si è chiuso con un fatturato di 1,0 miliardi di franchi e un utile netto di 280 milioni.



