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SVIZZERA / GHANAProdurre riso con meno emissioni nocive: l'accordo tra Svizzera e Ghana

12.11.22 - 11:39
L'obiettivo è quello di compensare le emissioni di gas serra dell'Amministrazione federale
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Fonte Ats
Produrre riso con meno emissioni nocive: l'accordo tra Svizzera e Ghana
L'obiettivo è quello di compensare le emissioni di gas serra dell'Amministrazione federale

BERNA - Sostenere nelle risaie del Ghana metodi di coltivazione che producano meno emissioni di metano. È quanto prevede un progetto tra la Svizzera e il paese africano nell'ambito di un accordo volto alla protezione del clima da realizzare secondo l'Accordo di Parigi.

Tale progetto, precisa una nota governativa odierna, ha come obiettivo la compensazione delle emissioni di gas serra dell'Amministrazione federale.

Allo scopo di ridurre le proprie emissioni, il Consiglio federale ha approvato nel 2019 il "Pacchetto clima per l'Amministrazione federale" il cui scopo è consentire alla Confederazione di tagliare entro il 2020 le proprie emissioni di gas serra in Svizzera del 50% rispetto al 2006 e quelle del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) di almeno il 40% rispetto al 2001. Le emissioni residue dovranno essere compensate dal 2021 al 2030 con progetti la cui realizzazione è prevista all'estero.

Circa il progetto col Ghana, s'intende promuovere nelle risaie del Paese africano metodi di coltivazione rispettose del clima che producano meno emissioni di metano, un gas serra quest'ultimo molto più nocivo del CO2.

Il programma deve consentire di ridurre entro il 2030 emissioni di metano pari a oltre un milione di tonnellate di CO2 equivalenti. Il Ghana trarrà vantaggio dal progetto anche per il periodo successivo al 2030, poiché rafforzerà l'approvvigionamento alimentare con prodotti a minore impatto sul clima, specifica la nota. L'attuazione è prevista nel quadro del programma di sviluppo delle Nazioni Unite.

Il Ghana è solo uno dei paesi con i quali la Svizzera intende collaborare alla realizzazione di progetti destinati alla protezione del clima. Il 23 settembre scorso, il Consiglio federale aveva annunciato intese simili con Marocco, Malawi (paese incastonato tra Mozambico, Zambia e Tanzania) e Uruguay.

Nel 2020, la Svizzera aveva già stipulato col Perù il primo accordo nel suo genere a livello mondiale, cui sono seguiti il Ghana, il Senegal, la Georgia, le Vanuatu, la Dominica, la Thailandia e l'Ucraina.

Nel quadro dell'Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera si è impegnata a dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990: il nostro paese intende raggiungere questo obiettivo realizzando in primis misure sul territorio nazionale.

L'Accordo di Parigi consente tuttavia di raggiungere i propri obiettivi climatici anche attraverso progetti realizzati all'estero, computando al proprio obiettivo nazionale le riduzioni delle emissioni ottenute al di fuori dei propri confini.

Con questi accordi la Svizzera ha introdotto uno standard per progetti internazionali in ambito climatico che soddisfa requisiti severi per la protezione dell'ambiente e rispetta le norme internazionali per la tutela dei diritti umani.

Queste intese garantiscono inoltre di prevenire il doppio conteggio, al Paese donatore e al Paese ricevente, delle riduzioni delle emissioni raggiunte. È prevista inoltre una verifica continua per vigilare affinché i progetti soddisfino i criteri stabiliti.
 
 

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