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Paolo Simoncelli sull'incidente di Martin: «Non era il momento, non era destino»

Il padre di Marco Simoncelli si è espresso sul tema sicurezza: «Continuiamo a premiare l’azzardo e a penalizzare la precisione».
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Paolo Simoncelli sull'incidente di Martin: «Non era il momento, non era destino»
Il padre di Marco Simoncelli si è espresso sul tema sicurezza: «Continuiamo a premiare l’azzardo e a penalizzare la precisione».
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CATTOLICA - L'incidente occorso in Qatar a Jorge Martin ha mosso in Paolo Simoncelli, padre del Sic, un concentrato di emozioni. Ogni capitombolo e ogni caduta non possono far tornare alla mente la terribile morte del figlio, avvenuta a Sepang nel 2011 nel corso del GP della Malesia.

«Abbiamo lasciato il Qatar grati, non per ciò che è successo ma per quello che non è successo – ha dichiarato il manager della Sic58 Squadra Corse - Martin ne è uscito quasi indenne dopo essere caduto e poi investito. Fortunatamente è stato colpito dieci centimetri lontano dal punto di non ritorno. Non era il momento, non era destino, chiamatelo come vi pare… In quella manciata di centimetri ci stava la tragedia».

L'uomo ha poi voluto mettere l'accento sul tema della sicurezza: «Ed è lì che mi viene da pensare ai famosi tanto discussi cordoli di Misano... Anzitutto i cerchi, ormai sempre più leggeri per inseguire la performance a tutti i costi, si piegano, si danneggiano e ogni volta è un costo per i team. Nati per proteggere (i cordoli, ndr), ma troppo spesso fonte di problemi hanno la loro parte di responsabilità. L’altra parte ce l’ha il fatto che i piloti oggi non hanno regole. Sanno che fuori dalla curva non c’è più la ghiaia, non c’è un burrone e diventa la "sagra del fuori pista". C’è l’asfalto, e questo cambia tutto. Chi osa, non paga. Chi va lungo, torna in pista senza problemi. Chi non sbaglia mai… che vantaggio ha? Continuiamo a premiare l’azzardo e a penalizzare la precisione. Lo dico da tempo: serve una regola chiara. Per esempio se esci ti becchi un secondo di penalità. Oppure, visto che i fossati con i coccodrilli non li possiamo mettere, si torna alla vecchia cara ghiaia. Dove sbagliare ha un prezzo. Dove ogni azione in pista pesa e insegna».

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COMMENTI
 

G 1 mese fa su tio
Si è giusto la ghiaia.. mah la sicurezza al 100x100 non ci sarà mai..

F/A-19 1 mese fa su tio
D’accordo con lui.

Blobloblo 1 mese fa su tio
Ottima analisi 👍

gabola 1 mese fa su tio
d'accordo,rimettere la ghiaia anche in F1

gp46 1 mese fa su tio
Parole sante di un grande uomo, che sa di cosa parla e vede oltre il risultato a tutti i costi.

cle72 1 mese fa su tio
Concordo pienamente con lui. Oltre al fattore sicurezza i piloti non potrebbero più azzardare troppo.
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