L'Ambrì torna al successo e ritrova finalmente i 3 punti

AMBRÌ - Ferito e in crisi di risultati, l'Ambrì di Cereda cercava riscatto alla Gottardo Arena contro il Friborgo di Patrick Emond. Una sfida delicata e dalla posta in palio molto alta, coi leventinesi, reduci dal ko nel derby, chiamati a rialzare il capo e interrompere una serie di 6 sconfitte filate (9 nelle ultime 10 partite). 

Con una prova caparbia e un terzo tempo maiuscolo i biancoblù sono riusciti nella loro missione, piegando 5-3 in rimonta i burgundi.

In pista con la stessa identica formazione schierata nel derby, l’Ambrì non ha invero iniziato al meglio il confronto, venendo trafitto alla prima vera occasione da Sandro Schmid (0-1 al 4’). Dopo una pausa imprevista di quasi 10’ per sistemare una balaustra, l’incontro è ripreso e i padroni di casa hanno colpito con Douay. Sua la rete dell’1-1 al 6’, quando ha sfruttato un assist da dietro la gabbia dell’ex dragone Chris DiDomenico (per i burgundi da segnalare che non è stato invece schierato Lilja).

Sfiorato il vantaggio al 14’ con Daniele Grassi - fermato dal palo della porta di Rüegger -, l’Ambrì ha rischiato di farsi male da solo a inizio secondo tempo, quando Schmid ha messo i brividi a Senn. L'attaccante, in shorthanded, ha fatto vibrare i ferri della porta biancoblù.

Ad imitarlo poco dopo è stato Kubalik, che ha colpito un clamoroso incrocio dei pali al minuto 23. Se l’Ambrì in powerplay non ha graffiato, il Friborgo - aiutato in parte anche dalla Dea bendata - non si è invece fatto pregare. E così De la Rose, con una deviazione di pattino su assist di Sörensen, ha infilato il 2-1 al 28’ alle spalle di Senn.

Al 31’ altro spavento per i biancoblù, con Diaz - pregevole il suo assolo - fermato pure lui dall’incrocio dei pali. Nel finale di tempo Virtanen & Co hanno avuto la ghiotta occasione di giostrare per 42” in 5c3 (fuori Bertschy e Borgman), ma non hanno sfondato.

Si è così arrivati a inizio terzo periodo con i padroni di casa ancora in powerplay per quasi 1', e sull'onda lunga di quella spinta è arrivato il 2-2. Merito di Kubalik, che si è "messo in proprio" e, dopo aver bruciato Sutter in velocità, ha trafitto Rüegger con tocco velenoso tra le gambe. Gol ed emozioni che hanno fatto benissimo all'HCAP, finalmente col fuoco nelle vene. In pochi minuti sono arrivate altre due segnature con Maillet (pescato nello slot da DiDomenico al 44’) e capitan Grassi (4-2 al 45’). A quel punto il time-out chiamato da Emond ha rianimato i suoi, che al 46’ hanno ridotto il gap col veterano Diaz (4-3).

Rete che non ha fatto riaffiorare i fantasmi e spaventato l’Ambrì, che al 57’ si è però visto annullare giustamente il 5-3 per un tocco col bastone di Miles Müller sul guantone del portiere ospite. Rete liberatoria arrivata per davvero poco dopo, quando Grassi ha infilato la porta ormai sguarnita del Friborgo.

AMBRÌ-FRIBORGO 5-3 (1-1, 0-1, 4-1)

Reti: 3’21” Schmid 0-1; 5’05” Douay (DiDomenico) 1-1; 27’24” De la Rose (Sörensen) 1-2; 41'27" Kubalik (DiDomenico) 2-2; 44'09" Maillet (DiDomenico, De Luca) 3-2; 45'03" Grassi (Müller) 4-2; 45'50" Diaz (Sprunger, Schmid) 4-3; 58'10" Grassi (Landry) 5-3.

AMBRÌ. Senn; Pezzullo, Heed; Zgraggen, Virtanen; Curran, Wüthrich, Z. Dotti; Kubalik, Landry, Zwerger; De Luca, Maillet, DiDomenico; Pestoni, Kostner, Bürgler; Müller, Heim, Grassi; Douay.

Penalità: Ambrì 3x2'; Friborgo 5x2'.

Note: Gottardo Arena 6'717 spettatori. Arbitri: Borga, Magnusson; Bürgy, Humair.