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LUGANOIl Lugano ricorda Geo Mantegazza

10.10.24 - 12:30
Il "Presidentissimo" ha rivoluzionato l'hockey
HC Lugano
Il Lugano ricorda Geo Mantegazza
Il "Presidentissimo" ha rivoluzionato l'hockey
«Geo Mantegazza ha saputo regalare gioia pura ai tifosi che gliene saranno eternamente grati».
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LUGANO - È un giorno triste per il Lugano. È un giorno triste per tutto l'hockey, ticinese e svizzero, ritrovatosi senza uno dei suoi uomini-simbolo. Appassionato, lungimirante, ambizioso, il "Presidentissimo" ha infatti rivoluzionato questo sport portandolo, nel nostro Paese, a un livello altissimo. Tra i migliori del mondo.
E per ricordare un patron che a suo modo ha cambiato la storia, il Lugano gli ha dedicato righe commosse.

Grazie Geo, come te nessuno mai!

La famiglia bianconera piange la scomparsa dell’Ingegner Geo Mantegazza, padre dell’attuale Presidente Vicky Mantegazza.

Il “Presidentissimo” si è spento oggi all’età di 95 anni, serenamente assistito dai suoi familiari.

La stella di Geo Mantegazza illuminerà per sempre il firmamento dell’Hockey Club Lugano.

Nessuno, nella storia del club fondato l’11 febbraio 1941, potrà mai essere paragonato alla figura del carismatico “Presidentissimo”.

L’uomo che ha fatto sognare i tifosi bianconeri con cinque finali consecutive dei playoff e quattro titoli nazionali conquistati tra il 1986 e il 1990 da quello che sarà ricordato per sempre come il Grande Lugano.

L’uomo che, con la sua ambizione e le sue visioni innovative, ha rivoluzionato negli Anni Ottanta l’intero hockey svizzero con l’introduzione del professionismo e con quella determinazione a voler competere che spinse tutto il movimento rossocrociato a rimboccarsi le maniche.

Imprenditore di successo in vari settori tra cui quello immobiliare e quello del turismo, Geo Mantegazza decise di lanciarsi nell’avventura dell’Hockey Club Lugano nel 1978, quando il club navigava in cattive acque.

Il boom del disco su ghiaccio in Ticino, l’euforia scatenata nel 1980 dall’ingaggio di due campioni olimpici statunitensi (Mark Pavelich e John Harrington) e la promozione in LNA nel 1982 furono il trampolino di lancio per pianificare un club e forgiare una squadra in grado di sfidare e poi battere le potenze dell’hockey svizzero.

La forza di persuasione di Geo, la competenza dello storico direttore sportivo Fausto Senni e l’entusiasmo e le capacità di un gruppo di dirigenti e amici legati da una passione plasmarono una vera dinastia guidata in panchina dallo svedese John Slettvoll, il condottiero venuto dal freddo e divenuta quasi invincibile attorno a campioni come Mats Waltin, Kent Johansson, Sandro Bertaggia, Bruno Rogger e Jörg Eberle.

La sera del 1. marzo 1986 oltre tremila tifosi bianconeri vissero l’emozione più forte con il primo trionfo celebrato a Davos nella cattedrale dell’hockey svizzero. I festeggiamenti continuarono per l’intera notte con il chilometrico corteo di vetture di rientro dai Grigioni diretto alla Resega, dove seimila persone accolsero nel delirio capitan Beat Kaufmann e compagni con il primo trofeo di campioni svizzeri.

L’Hockey Club Lugano costruito da Geo Mantegazza (presidente operativo fino al 1991) scrisse pagine indelebili anche nei due decenni successivi.

Il testimone fu rilevato dai suoi scudieri più fedeli, prima Fabio Gaggini, poi Beat Kaufmann, con la vetta più alta scalata di nuovo il 5 aprile 1999 alla Valascia e nel 2003 e nel 2006 all’allora Resega, prestigiosi traguardi europei e il calore del tifo organizzato della Curva Nord e di un popolo capace come forse in nessun altro luogo di infiammare l’ambiente in pista.

Persona elegante, distinta, nello stesso tempo affabile e generosa, Geo Mantegazza ha saputo regalare gioia pura ai tifosi che gliene saranno eternamente grati.

Il suo Lugano ha veicolato un’immagine vincente della Città e, aspetto talvolta dimenticato, la sua lungimiranza ha posto le basi per lo sviluppo di uno sport amato in modo viscerale e praticato ogni giorno da centinaia di ragazzi nell’attuale Cornèr Arena.

Grazie Geo, la tua splendida famiglia può essere orgogliosa per il tuo cammino straordinario.

E il tuo DNA bianconero è al sicuro nelle vene della nostra Vicky.

Ai familiari giungano le più sincere condoglianze.

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COMMENTI
 

Eneri 3 sett fa su tio
Nessun annuncio della famiglia su "La Regione". Quindi ....

Koblet69 3 sett fa su tio
Risposta a Eneri
LUI era un signore e una grande persona corretta , ma appunto solo lui.....

uriah heep 3 sett fa su tio
Risposta a Eneri
Sempre a criticare e mettere zizzania !!😫😫Geo una grande persona , un Signore !! Ci ha regalato dei momenti i dimenticabili nella vita !!👍👍🤗🤗

Bibo 3 sett fa su tio
Risposta a Eneri
Quindi cosa?

SSG 3 sett fa su tio
Risposta a Eneri
Spero solo che stasera non ci siano troppi Eneri e Mike in pista. Se possiamo ammirare questo magnifico sport di un livello eccezionale su tutte le piste elvetiche (secondo solo alla NHL) è grazie a Geo che ha cambiato la mentalità di tutte le squadre svizzere passando da un hockey amatoriale a quello professionistico.

genchi67 3 sett fa su tio
Risposta a SSG
Pienamente d’accordo,spero solo di non dovermi vergognare di essere BB.

Eneri 2 sett fa su tio
Risposta a SSG
Alla pista c'erano tanti tifosi bianconeri che si sono distinti ferendo gli addetti RSI? E a Rivera?

Eneri 2 sett fa su tio
Risposta a genchi67
GENCHI67: Io non mi vergognero MAI di essere BB, perché vado fiero del Club.

Eneri 3 sett fa su tio
Risposta a Koblet69
Concordo!

sergejville 3 sett fa su tio
Commento HCL perfetto. GEO, per sempre.

Bibo 3 sett fa su tio
Il Signore dell'hockey ticinese! Anche se dall'altra parte hockeysticamente parlando l'ho sempre stimato, ho anche avuto il piacere di discutere con lui (non di hockey). RIP e condoglianze alla famiglia.

Talos63 3 sett fa su tio
RIP …
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