HCLAebischer e Svedberg, Domenichelli racconta

LUGANO - Viktor Svedberg per il presente - nel senso strettissimo del termine - David Aebischer per quello che club e tifosi sperano possa essere un futuro luminoso. In due giorni il Lugano ha “sistemato” la sua difesa. Lo svedese ha firmato un try-out di qualche settimana, il rossocrociato un contratto lungo cinque anni.

«Viktor è arrivato perché ancora non abbiamo certezze riguardo a Markus Granlund - ci ha spiegato Hnat Domenichelli - e il mio compito, visto che non alleno e non vado sul ghiaccio, è quello di mettere i nostri allenatori nella condizione di schierare sempre la miglior squadra possibile. Dato che, scegliendo Schlegel in porta, non c’era comunque la possibilità di far giocare sei stranieri, mi è sembrato giusto rinforzare la rosa con un elemento valido come Svedberg. La scelta di farlo in questo momento è data anche e soprattutto dal calendario: è vero che nei prossimi giorni giocheremo solo due volte, ma in seguito saremo in pista senza sosta. Quando poi terminerà il ciclo di partite che ci attendono - e magari sapremo qualcosa in più riguardo a Granlund - allora faremo il punto della situazione con Viktor».

Il discorso-Aebischer è totalmente diverso.
«È un giovane difensore “destro” svizzero. Un giocatore con tali caratteristiche era difficile da trovare. Siamo convinti possa essere una certezza per il futuro, e così abbiamo deciso di puntare su di lui».

Muovendovi in anticipo rispetto alla concorrenza?
«No, approfittando del mercato libero svizzero. Qui va così, anche se mi piacerebbe ci fossero delle finestre “fisse” per le trattative come in NHL. Quando c’è la possibilità di arrivare a giocatori con un così grande potenziale, è bene muoversi con decisione. D’altronde abbiamo fatto lo stesso l’anno scorso con Calvin Thürkauf, accordandoci per un lungo rinnovo molto prima della scadenza del contratto. Visto il valore del ragazzo, abbiamo pensato non fosse saggio far passare troppo tempo per poi rischiare di trovarci in difficoltà».