«Sono dispiaciuto per il pari»

LUGANO - Pari amaro per il Lugano che, nella prima uscita ufficiale del 2025, è andato vicino al colpaccio contro il Basilea. Poi un rigore...

«Penso che alla fine il risultato sia giusto - ha spiegato Albian Hajdari, autore del momentaneo vantaggio bianconero - Noi nel primo tempo abbiamo fatto fatica a fare il nostro gioco per via del terreno ghiacciato, poi nel secondo è migliorata la situazione. Bene che siamo riusciti a pareggiare prima della fine del primo tempo e bene anche l'entrata in materia nel secondo. È stata ottima e penso che il vantaggio era giusto. Peccato per quel rigore preso a pochi minuti dal novantesimo, ma penso non abbiano rubato nulla. La mia rete? Non capita spesso di essere cosi solo in area. Sono rimasto nell'area avversaria perché speravo che arrivasse ancora un pallone e Valenzuela me ne ha servito uno d'oro. Sono contento che le mie reti servano alla squadra per fare punti».

«Sono dispiaciuto per il 2-2 - ha invece ammesso mister Croci-Torti - Abbiamo giocato bene, gestito bene la partita. Ho visto una squadra con grande carattere, l'unico rimpianto è quello di non averla chiusa prima. Nel primo tempo non siamo riusciti a contenerli: nei primi 30 minuti ci hanno sovrastato. Poi ho cambiato qualcosa in campo e tutto è migliorato. Il campo era gelato e questo non ci ha facilitato. Tante squadre in cima alla classifica? Sarebbe meglio scremare un po. Il Basilea è una squadra tosta. Con Shaqiri loro hanno un campione in campo, e poi fisicamente sono forti. Però abbiamo dato il giusto segnale al campionato e questo era importante. Peccato che siamo stati ingenui sul rigore fischiato contro di noi, invece quello a nostro favore su Mahou si poteva anche dare. Mercato chiuso per il momento. Arigoni fa parte del contingente. Il rinnovo di Steffen? Ha fatto una partita di grande spessore, il suo prolungamento è una conseguenza della sua voglia e fame di vincere qualcosa. Poteva andare via, ma ha voluto a tutti costi rimanere, sono molto contento».

«Nel calcio è difficile avere un contratto del genere - gli ha fatto eco proprio Steffen - Ricevere tre anni è stato molto bello, mi fa felice. Potrò aiutare la squadra e con la mia esperienza sarò utile a tutti. Chi mi conosce sa quello che voglio. Se ho continuato è perché credo in questa società: c'è un progetto. Per quel che mi riguarda, sono onesto e darò sempre il massimo. Non sento i miei anni, mi sento anzi in forma. Volevo rimanere in Svizzera e il Lugano era la mia priorità. Ho trovato velocemente un accordo, ci siamo "trovati" subito. Ringrazio la società per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti. Ultimo contratto? A 37 anni sarà difficile trovarne uno nuovo. Nel calcio non si sa mai, è vero, ma penso questo sarà l'ultimo. La partita? Noi abbiamo grandi ambizioni e queste partite bisogna vincerle. È un peccato non aver segnato il 3-1. Ci portiamo a casa questo punto e ci concentriamo subito sulla prossima partita a Winterthur».