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È il No Meloni Day: cortei e scontri. A Torino 15 poliziotti al pronto soccorso

Gli agenti sono rimasti feriti nello scoppio di un ordigno artigianale. Manifestazioni in tutta Italia
Imago
Fonte ATS ANS
È il No Meloni Day: cortei e scontri. A Torino 15 poliziotti al pronto soccorso
Gli agenti sono rimasti feriti nello scoppio di un ordigno artigianale. Manifestazioni in tutta Italia
TORINO - Una quindicina di poliziotti dei reparti mobili di Torino hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso perché, a quanto si apprende, coinvolti nello scoppio di un ordigno artigianale, che ha dato delle esalazioni urticanti. I fatti so...

TORINO - Una quindicina di poliziotti dei reparti mobili di Torino hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso perché, a quanto si apprende, coinvolti nello scoppio di un ordigno artigianale, che ha dato delle esalazioni urticanti. I fatti sono avvenuti durante un corteo Pro Palestina nell'ambito del No Meloni Day, la giornata di mobilitazione studentesca in corso in tutta Italia.

Il materiale esplosivo è stato lanciato in mezzo alle forze dell'ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello, dove si sono registrate le maggiori tensioni. È stato bruciato un fantoccio con le sembianze del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che ha commentato: «E sarebbero questi gli interlocutori democratici? La scuola italiana non ha bisogno di replicanti degli estremisti degli anni '70».

Gli studenti chiedono una scuola «davvero inclusiva, libera da logiche di sfruttamento e subordinazione al mondo del lavoro e della guerra, e in grado di rispondere ai bisogni di chi la vive». I promotori della mobilitazione rivendicano «un'istruzione pubblica gratuita e accessibile, svincolata dagli interessi privati, dalle logiche di profitto e dall'ambito bellico; la tutela del benessere psicologico nelle scuole; e un sistema di rappresentanza che dia agli studenti reali possibilità di decidere nelle proprie scuole».

A Roma e Milano sono stati esposti cartelli e striscioni con foto di vari esponenti di governo, a partire dalla premier Meloni, imbrattate con mani sporche di sangue.

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