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GUERRA IN UCRAINA«Errori nella controffensiva, dobbiamo cambiare tattica»

02.02.24 - 14:38
Il consigliere del presidente ucraino, Mykailo Podolyak, parla di «residuo negativo» guardando a quanto accaduto nel 2023
keystone-sda.ch / STF (Efrem Lukatsky)
Fonte ats
«Errori nella controffensiva, dobbiamo cambiare tattica»
Il consigliere del presidente ucraino, Mykailo Podolyak, parla di «residuo negativo» guardando a quanto accaduto nel 2023

KIEV - La controffensiva delle forze armate ucraine nel 2023 «ha lasciato un certo residuo negativo, ci sono stati errori tattici di cui parlano sia il comando militare che quello politico», pertanto durante la nuova offensiva «l'Ucraina deve cambiare tattica».

Lo sostiene in una lunga intervista a Canale 24 ucraino il consigliere del presidente ucraino, Mykailo Podolyak, mentre da giorni si rincorrono le voci di un siluramento del capo dell'esercito, Valery Zaluzhny.

Quanto alla sostituzione del comandante delle forze armate e alla domanda se il suo posto sarà preso dal capo del Gur Kyrylo Budanov, il consigliere di Zelensky afferma: «La guerra è guerra, non esiste un processo politico. Tutto ciò che riguarda le decisioni sul personale spetta al Comandante in Capo Supremo. Data la necessità di realizzare un obiettivo strategico, ha bisogno di decisioni tattiche operative e di una comprensione di ciò che faremo domani o dopodomani».

Per Podolyak, «la responsabilità strategica della guerra spetta al Comandante Supremo. La sua immediata linea di comando nomina, mi si perdoni il paragone, responsabili operativi della guerra. Queste non sono posizioni elettive o politiche».

La guerra, aggiunge, «riguarda i risultati. Se questi risultati ci saranno, allora potranno essere ulteriormente implementati, perché la Russia, per bocca di Putin, dichiara che continuerà ad attaccarci. L'unico modo per punire la Russia per tutti i suoi crimini di guerra è impedirle di vincere».

Quanto alla modifica della mobilitazione, il consigliere del presidente pur ammettendo che è una decisione difficile sostiene che «deve essere modernizzata. Deve soddisfare i requisiti di guerra del tipo che abbiamo oggi. Questa è una guerra grande, a lungo termine e su larga scala».

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