Tragico incidente in Australia, un bus con 45 bambini a bordo si ribalta
Tragico incidente in Australia, un bus con 45 bambini a bordo si ribalta Diciotto bambini sono stati trasportati d'urgenza in ospedale. Sette di loro si trovano in condizioni critiche. Uno è in terapia intensiva.
Diciotto bambini sono stati trasportati d'urgenza in ospedale. Sette di loro si trovano in condizioni critiche. Uno è in terapia intensiva.
MELBOURNE - Ieri pomeriggio un autobus che trasportava un gruppo di 45 studenti di una scuola elementare di Melbourne è stato coinvolto in un tragico incidente. L'autobus è stato violentemente colpito da un camion e si è ribaltato, finendo a bordo della carreggiata.
Diciotto bambini - di età compresa tra i cinque e gli undici anni - sono stati trasportati d'urgenza in ospedale. Sette di loro si trovano in condizioni critiche e uno è attualmente in terapia intensiva. Il tutto è stato confermato dal Royal Children's Hospital di Melbourne.
Secondo la polizia, l'autobus aveva appena lasciato la Exford Primary School, situata sulle periferie occidentali di Melbourne, quando si è verificato il tragico incidente. Il conducente del camion è stato incriminato per guida pericolosa.
I bambini sono rimasti intrappolati all'interno dell'autobus fino a quando, grazie all'aiuto dei passanti, tra cui il conducente del camion e molti insegnanti, sono stati liberati dalle macerie.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha mandato un messaggio di sostegno alle famiglie dei bambini: «Ogni incidente è orribile, ma quando coinvolge degli studenti delle scuole, il cuore si spezza».
Il sovrintendente della polizia di Melbourne Michael Cruse ha descritto l'incidente come estremamente scioccante per tutti i presenti: «Alcune delle ferite riportate sono di natura permanente e quest'incidente poteva essere evitato».
Il direttore della Exford Primary School Lisa Campo ha espresso la sua angoscia ai media: «È davvero sconvolgente pensare a cosa abbiano passato i nostri bambini. Riesco solo a immaginare la loro paura».
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