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SERBIAAltra sparatoria in Serbia: otto morti e 13 feriti

05.05.23 - 07:23
Il sospetto è stato arrestato. Il ministro dell'Interno ha qualificato l'accaduto come «un atto di terrorismo»
keystone-sda.ch / STR (Armin Durgut)
Fonte Ats
Altra sparatoria in Serbia: otto morti e 13 feriti
Il sospetto è stato arrestato. Il ministro dell'Interno ha qualificato l'accaduto come «un atto di terrorismo»

MLADENOVAC - La polizia serba ha arrestato la persona sospettata di avere ucciso otto persone e ferito altre 13 in una serie di sparatorie avvenute nella tarda serata di ieri vicino a Mladenovac, a circa 60 chilometri a sud della capitale Belgrado. Lo riferiscono i media di Stato.

Secondo le prime informazioni, il killer ha aperto il fuoco con un'arma automatica da un veicolo in movimento ed è fuggito, ha riferito l'emittente tv Rts.

Le sparatorie, più d'una, si sono verificate ieri sera in diversi villaggi intorno alla città di Mladenovac: prima a Dubona, poi a Malo Orašje e quindi a Šepšin. Lo riferisce il Guardian citando l'emittente serba Rts, precisando che il killer sarebbe di un giovane di 21 anni.

Le forze dell'ordine avevano circondato un'area in cui si ritiene si nasconda, e avevano mobilitato elicotteri e droni mentre gli agenti continuano a perquisire ogni angolo del territorio.

Bratislav Gašić, ministro degli Interni, ha definito gli attacchi «un atto di terrorismo».

Il capo dell'agenzia di intelligence BIA, Aleksandar Vulin, e il ministro della Salute Danica Grujičić hanno visitato i feriti in ospedale, constatando che 7 su un totale di 13 versano in gravi condizioni. Tra le vittime di Malo Orasje, secondo alcune testimonianze, vi sarebbero un agente di polizia e sua sorella.

In tutto, l'attacco ha fatto 8 vittime, nella seconda strage registrata nel Paese in pochi giorni: solo mercoledì scorso un ex allievo ha sparato in una scuola di Belgrado uccidendo 9 persone, otto studenti e una guardia giurata, e ferendo altri 6 ragazzi e una insegnante.

Sebbene in Serbia circolino ancora molte armi rimaste dai conflitti degli anni '90, le sparatorie di massa sono state finora estremamente rare. Da ieri però le autorità hanno rafforzato i controlli e la polizia ha esortato i cittadini a tenerle al sicuro e lontane dai bambini.

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