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REGNO UNITOIl cancelliere Hunt annuncia nuove retromarce, boccata d'ossigeno per la sterlina

17.10.22 - 10:57
Verranno anticipate alcune correzioni del piano fiscale ultraliberista proposto dalla premier Liz Truss.
REUTERS/Henry Nicholls
Fonte ATS
Il cancelliere Hunt annuncia nuove retromarce, boccata d'ossigeno per la sterlina
Verranno anticipate alcune correzioni del piano fiscale ultraliberista proposto dalla premier Liz Truss.

LONDRA - Il neo cancelliere britannico dello Scacchiere, Jeremy Hunt, ha preannunciato un intervento pubblico in mattinata, seguito da un esposto alla Camera dei Comuni nel pomeriggio, in cui anticiperà altre correzioni di rotta rispetto alla manovra fiscale ultraliberista che nelle settimane scorse ha scatenato la bufera sui mercati del Regno portando il governo Tory della premier Liz Truss, in carica da appena 6 settimane, sull'orlo della crisi. La mossa di Hunt ha per ora ridato fiato alla sterlina e agli indicatori di borsa a Londra, in risalita in apertura.

Correzioni di rotta - Secondo le anticipazioni, il nuovo cancelliere - chiamato di fatto venerdì a commissariare Truss alla guida della politica economica - intende ampliare la portata della retromarcia già avviata negli ultimi giorni rispetto alla «mini manovra» di bilancio contenente in origine tagli di tasse in deficit per 45 miliardi di sterline illustrata il 23 settembre dal suo predecessore silurato la settimana scorsa, Kwasi Kwarteng, d'intesa con la stessa premier.

Evitare la bufera - In particolare è atteso almeno un rinvio della promessa riduzione dall'aprile 2023 dell'aliquota fiscale base sui redditi minori dal 20 al 19%, dopo che già lo stesso Kwarteng era stato costretto una decina di giorni fa a rinunciare sull'onda della bufera scatenatasi al taglio più controverso: quello dal 45 al 40% sui redditi più alti. Previste pure indicazioni anticipate - rispetto al piano generale sulle coperture che Hunt dovrà presentare nei dettagli al Parlamento il 31 ottobre - in materia di tagli della spesa pubblica e sacrifici da imporre ai diversi ministeri.

«Nulla è fuori dal tavolo» - Il nuovo cancelliere ieri ha incontrato Truss, dopo aver fatto sapere ai media che «nulla è fuori dal tavolo» fra i provvedimenti in esame per cercare di stabilizzare la situazione. Non si esclude del resto neppure un clamoroso passo indietro pure sull'abolizione del tetto sui bonus a banchieri e grandi manager della City, che l'esecutivo conservatore aveva annunciato - fra le proteste delle opposizioni e dei ceti sociali più svantaggiati - dopo l'arrivo a Downing Street dell'attuale premier al posto di Boris Johnson.

Segnale di panico - L'accelerazione di queste ore è stata peraltro subito commentata come un segnale di «panico» da parte di un governo «in pieno caos» dall'opposizione laburista di Keir Starmer. Mentre rischia di non accontentare nessuna della fazioni della lacerata maggioranza Tory, nel cui gruppo parlamentare continuano secondo i giornali le manovre verso una possibile sostituzione - forse anche ravvicinata - di Truss in favore di un ennesimo cambio di leadership e di premier.

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