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PAESI BASSI

Misure allentate «troppo presto», il premier chiede scusa

Mark Rutte ha ammesso l'errore di valutazione per quanto riguarda la rimozione delle restrizioni
keystone-sda.ch (PHIL NIJHUIS)
Il Primo Ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte.
Misure allentate «troppo presto», il premier chiede scusa
Mark Rutte ha ammesso l'errore di valutazione per quanto riguarda la rimozione delle restrizioni
In seguito all'aumento repentino dei contagi, ora il Paese ha nuovamente stretto la cinghia
AMSTERDAM - Il Primo Ministro olandese Mark Rutte ha ammesso oggi che le restrizioni sul coronavirus sono state revocate troppo presto, chiedendo scusa per l'aumento delle infezioni «ai livelli più alti dell'anno». Le autorit&agrav...

AMSTERDAM - Il Primo Ministro olandese Mark Rutte ha ammesso oggi che le restrizioni sul coronavirus sono state revocate troppo presto, chiedendo scusa per l'aumento delle infezioni «ai livelli più alti dell'anno».

Le autorità dei Paesi Bassi, lo ricordiamo, hanno imposto nuove restrizioni lo scorso venerdì, colpendo in particolare bar, ristoranti, e discoteche, per fermare l'ondata d'infezioni emergente tra i giovani adulti. Una decisione che arriva poche settimane dopo una misura diametralmente opposta: la maggior parte delle misure erano infatti state revocate da poco.

«Quello che pensavamo sarebbe stato possibile in teoria, nella pratica si è rivelato non essere possibile», ha detto Rutte ai giornalisti. «Il nostro giudizio è stato inesatto, ci rammarichiamo e chiediamo scusa».

Le scuse, riporta l'agenzia di stampa Reuters, rappresentano un brusco cambiamento nell'atteggiamento del premier rispetto alla sua posizione di venerdì, quando ha ripetutamente difeso il precedente allentamento delle restrizioni come un «passo logico», rifiutandosi di assumere alcuna colpa di una cattiva gestione da parte del suo Governo.

Finora, comunque, il nuovo picco di infezioni non ha portato ad un grande aumento di pazienti Covid negli ospedali, in quanto la maggior parte dei nuovi casi sono localizzati tra i giovani. Inoltre, la maggior parte degli anziani e dei più vulnerabili è stata completamente vaccinata.

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