Cerca e trova immobili
CANTONE

«Nei suoi piani c'era un massacro»: padre condannato

Dovrà scontare due anni e 11 mesi di carcere il 48enne che pianificava di uccidere i due figli e l'ex compagna.
Deposit (simbolica)
«Nei suoi piani c'era un massacro»: padre condannato
Dovrà scontare due anni e 11 mesi di carcere il 48enne che pianificava di uccidere i due figli e l'ex compagna.
LUGANO - Sì, tra i piani del 48enne processato questa settimana alle Assise criminali c'era un triplice omicidio-suicidio. E i suoi obiettivi erano i due figli e l'ex compagna. L'ha stabilito oggi la Corte delle Assise criminali di Lugano. L'uomo, u...

LUGANO - Sì, tra i piani del 48enne processato questa settimana alle Assise criminali c'era un triplice omicidio-suicidio. E i suoi obiettivi erano i due figli e l'ex compagna. L'ha stabilito oggi la Corte delle Assise criminali di Lugano.

L'uomo, un italiano residente nel Luganese, è quindi stato condannato a due anni e 11 mesi di carcere, più un trattamento ambulatoriale per la cura delle sue turbe psichiche.

«In ragione del suo disturbo psichico (un grave bipolarismo) il rischio di recidiva è alto», ha spiegato il giudice Siro Quadri. «E, tenuto conto del fatto che questo disturbo è curabile anche in carcere, non è possibile concedere la condizionale».

«Non si può uccidere per amore» - «Non mettiamo in dubbio che l'imputato abbia incontrato delle difficoltà nella gestione della sua famiglia, che abbia sofferto e subito delle delusioni. Non mettiamo in dubbio che ci tenga ai suoi figli e non ignoriamo il fatto che le decisioni prese dall'Arp e dalla pretura in merito all'allontanamento dei figli hanno avuto delle conseguenze devastanti su di lui. La Corte protegge però anche il diritto di un minore di vivere, e di non essere ucciso per amore. Perché l'amore non deve mai avere che fare con la violenza».

«Non è ben chiaro se anche l'ex compagna fosse nel mirino dell'uomo, ma i figli lo erano sicuramente», ha continuato Quadri. «Fortunatamente questa vicenda si è fermata, ma la legge svizzera punisce anche chi intenzionalmente mette in atto delle azioni preparatorie in vista di fare un massacro». E queste azioni, in questo caso, ci sono state.

Le confessioni al Telefono Amico - Il 48enne, infatti, «ha utilizzato un browser non tracciabile per cercare una pistola sul Darkweb, si è preparato a un pagamento con Bitcoin, ha contattato e visitato delle armerie e ha cercato su Google varie frasi compromettenti, tra cui "uccidere la compagna". Oltre a ciò, l'uomo ha fatto dichiarazioni sospette a dei conoscenti e confessato il suo piano omicida al Telefono Amico». Tutto questo «va a indicare che c'era l'inizio di un piano».

Una fascinazione per gli omicidi-suicidi - La Corte ha peraltro giudicato particolarmente sospette le esternazioni per certi versi lusinghiere fatte dal 48enne sul caso di un omicidio-suicidio messo in atto da un padre nel Torinese e su un altro omicidio-suicidio compiuto da una madre in Valle D'Aosta.

Il giudice ha infine sottolineato che la perita psichiatrica «ha rilevato che per l'imputato l'altro esiste solo per essere usato, e quando subentrano determinati meccanismi diventa pericoloso per sé stesso e per gli altri».

Durante il dibattimento, lo ricordiamo, la pubblica accusa aveva chiesto tre anni di carcere più un trattamento ambulatoriale, mentre la difesa aveva proposto un anno e otto mesi di detenzione sospesi con la condizionale in favore di un trattamento ambulatoriale.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE