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CANTONELe FFS vogliono avere mano libera per ristrutturare

11.06.24 - 13:13
I sindacati: «La disdetta della Piattaforma arriva in una delle fasi più importanti per il futuro delle Officine»
Archivio Ti Press
Fonte sindacati
Le FFS vogliono avere mano libera per ristrutturare
I sindacati: «La disdetta della Piattaforma arriva in una delle fasi più importanti per il futuro delle Officine»

BELLINZONA - La disdetta dell'accordo di Piattaforma decisa lunedì dalle Ferrovie federali svizzere (FFS) fa discutere. Tanto che i sindacati Sev, transfair, Unia e CoPe hanno scritto una lettera congiunta rimproverando le FFS di aver escluso dalla decisione «le parti contraenti». La Piattaforma era infatti stata creata come «importante gremio di dialogo tra Direzione da una parte e Commissione del Personale e sindacati dall’altra, creato dopo lo sciopero del 2008 al fine di affrontare i punti più importanti relativi al futuro delle Officine».

Una decisione presa «unilateralmente», «in una fase decisiva sulla strada della realizzazione della nuova Officina FFS a Castione. Una strada già lastricata da molti dubbi, soprattutto in termini di “conservazione” dei volumi di lavoro. Oggi - scrivono i sindacati - alle Officine FFS di Bellinzona lavorano circa 510 persone, tra fissi e interinali. Nel migliore dei casi – è ciò resta ancora tutto da verificare – nella nuova Officina FFS di Castione ci sarà posto per 360 persone. Cosa ne sarà delle 150 persone che non troveranno posto nel nuovo sito industriale?», si chiedono.

Secondo i sindacati, dietro a questa «decisione unilaterale di sopprimere un consesso dove le maestranze potevano interagire, interrogare e reagire davanti ai disegni della direzione FFS, non può che alimentare i sospetti che la direzione delle FFS voglia avere mano libera da oggi in avanti per ristrutturare – tagliare – la forza lavoro attuale e futura. E conoscendo la direzione delle FFS, niente di più facile che nel 2028 i 360 posti oggi sbandierati potranno diminuire ulteriormente… ».

«La scelta unilaterale della direzione delle FFS spingerà dunque i sindacati e le maestranze a considerare legittima qualsiasi forma d’intervento per difendere gli attuali posti di lavoro. Saranno anche questi i temi che la Commissione allargata intende affrontare con le maestranze nel corso di una prossima assemblea del personale».

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