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Docenti, agenti e funzionari in protesta: «C'è malumore e tanta preoccupazione»

CANTONEDocenti, agenti e funzionari in protesta: «C'è malumore e tanta preoccupazione»

28.09.22 - 17:45
Tra timori, tagli e recriminazione: parola a chi si oppone a un taglio definito «scandaloso».
Davide Giordano
Docenti, agenti e funzionari in protesta: «C'è malumore e tanta preoccupazione»
Tra timori, tagli e recriminazione: parola a chi si oppone a un taglio definito «scandaloso».
Giorgio Fonio: «La manifestazione di oggi conferma quanto il personale sia esasperato».

BELLINZONA - I dipendenti statali scendono oggi in strada a Bellinzona per protestare contro i tagli alle pensioni: il lungo corteo è iniziato alle 17.30 dalla stazione ferroviaria e arriverà fino a Piazza Governo, dove i partecipanti (tra cui ad esempio docenti, funzionari dell'amministrazione, e agenti di polizia), esprimeranno le loro rivendicazioni.

Nel corso della giornata, però, manifestazioni di protesta hanno già avuto luogo, in particolare nelle scuole.

«Ci siamo organizzati, spinti dal comitato denominato Rete di Difesa delle Pensioni (ErreDiPi), per protestare contro l'ennesimo taglio al settore pubblico» spiega a Tio/20 Minuti Sara Iadarola, Vice presidente Collegio Docenti SCC, Bellinzona. Nello caso specifico la manifestazione si è concretizzata in una riunione di fronte all'atrio dell'istituto durante la quale sono stati imbracciati striscioni recitanti vari slogan, alcuni anche ironici: "Non basta neanche per stare a guardare i cantieri!, oppure "-40% in 15 anni? Neanche con la weight watchers", e via discorrendo. Scene simili si sono però viste anche - ad esempio - ai Licei di Lugano e Bellinzona.

Tra gruppi, sindacati e associazioni, un partito che partecipa attivamente alla protesta è l'Mps: «È dal 2012 che l'Mps si sta opponendo a questa politica portata avanti dalla stragrande maggioranza dei partiti presenti in parlamento e dal Consiglio di Stato e che mira a tagliare e peggiorare le pensioni», afferma Matteo Pronzini, da noi contattato, «oggi, con molto piacere, assisto a una giornata di mobilitazione che parte fondamentalmente dal basso, dai dipendenti assoggettati a questa cassa pensioni che, giustamente, protestano per un qualcosa che è a dir poco scandaloso».

Ma cosa chiedono, concretamente, i dipendenti pubblici?
«È contraddittorio pensare di tagliare dei redditi mentre continuano ad aumentare le spese», chiarisce Pronzini, «non dobbiamo dimenticare che l'inflazione di quest'anno, del 3,5%, corrisponde a una perdita di una fetta dello stipendio. Se ci aggiungiamo i tagli delle pensioni vedremo presto la società ticinese diventare ancora più povera di quanto non lo sia già oggi».

«Il Cantone, datore di lavoro per antonomasia, dovrebbe sopperire in qualche modo ai buchi che lui stesso ha causato», dichiara dal canto suo Sara Iadarola. «La colpa non è certo nostra. Io, tra l'altro, ho solo 30 anni e sinceramente già guardo al futuro con timore. Tra stop agli scatti, tagli pensionistici e ulteriori sgambetti a noi donne dopo l'esito della votazione sull'età pensionabile, insomma, siamo abbastanza frastornati».

Samanta Cudazzo (impiegata cantonale presso il Dipartimento delle finanze e dell’economia e membro del sindacato VPOD) mostra invece la prospettiva dei funzionari cantonali, ribadendo che «negli uffici dell’amministrazione cantonale il malumore c’è, e anche tanta preoccupazione. Si teme che il taglio si concretizzi, il secondo in soli 10 anni». Per Cudazzo, «noi teniamo in piedi tutta la macchina amministrativa del Cantone e le motivazioni date per questa ulteriore riduzione delle pensioni non sono sufficienti».

C'è poi anche la polizia. Aldo Zwirkdisch, a nome del gruppo Vpod Polizia, aggiunge alle argomentazioni condivise con gli altri settori che quest'ulteriore taglio «rende impossibile un pensionamento anticipato, ciò che per chi lavora regolarmente a turni non è un lusso, bensì una necessità». Zwirkdisch risponde poi a chi dice che «abbiamo una pensione di lusso? Non è assolutamente più vero, perché paghiamo pesantemente il risanamento della Cassa pensione. Paghiamo quindi tanto per avere delle pessime prestazioni, e questo non ci sta bene».

Infine, partecipa alla protesta anche il settore degli agenti di custodia, il cui portavoce Filippo Poma - che farà un discorso in piazza, come rappresentante del corpo delle guardie - conferma che gli agenti lamenteranno «il taglio delle pensioni (un 20% che va sommato, tra l'altro, al 20% già perso nel 2013), come anche di altri tagli presenti e futuri». Questo anche viste le «condizioni di lavoro peggiori rispetto ai colleghi di altri Cantoni» e in tal senso «non va dimenticato il carovita», visti tutti gli aumenti (casse malati, bollette). Un'altra rivendicazione degli agenti di custodia è poi quella del miglioramento delle indennità (per i turni di notte e nei giorni festivi) che «sono bloccate da anni».

Giorgio Fonio: «La conferma di quanto il personale sia esasperato»
«La manifestazione di oggi, con così tanta partecipazione, conferma come il personale sia ormai esasperato dal sentirsi trattato solo e solamente come uno strumento per risanare le casse dello stato e mai come una risorsa al servizio della comunità», così il segretario regionale dell'OCST, Giorgio Fonio.

Qual è il problema? C'è una soluzione?
«Il Cda della Cassa pensione ha la possibilità di stabilire quelle che sono le prestazioni erogate, mentre il finanziamento di queste prestazioni è a carico del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio», ha spiegato questa sera ai microfoni di Radio Ticino Adriano Merlini, Presidente di turno del Cda dell'Istituto di Previdenza del Canton Ticino.

Il problema è che «il tasso di conversione attuale è economicamente insostenibile per la Cassa». Ci sono due possibilità: «Il datore di lavoro può decidere di coprire il buco con dei versamenti, oppure si possono mettere a punto delle misure di compensazione che facciano sì che - malgrado la diminuzione del tasso - le prestazioni pensionistiche erogate non vengano a diminuire, ad esempio con un aumento del salario assicurato». 

Per Merlini, comunque, «non si può recriminare nulla alla Cassa perché dal 2013 ha una resa economica molto buona e con costi di gestione bassi. I problemi sono invece legati a delle scelte che sono state fatte dal Gran Consiglio, e che hanno creato degli ammanchi notevoli nelle casse dell'istituto di previdenza».

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COMMENTI
 

Sarà 1 anno fa su tio
Hanno tutta la mia comprensione, ma per un'informazione corretta e completa dovrebbero mostrare anche come risanano un eventuale disavanzo le casse pensioni private. Questo è il regolamento della cassa pensione dell'EOC, che per fortuna per ora non ha problemi. Art. 60 Misure in caso di disavanzo 1. In caso di copertura insufficiente ai sensi dell’art. 44 OPP 2, il Consiglio di fondazione prende in collaborazione con il perito in materia di previdenza professionale le misure adeguate per riassorbire il disavanzo. All’occorrenza, la remunerazione degli averi di vecchiaia, il finanziamento e le prestazioni sono adeguati ai fondi disponibili. Si tiene conto del principio della proporzionalità. 2. Se le misure definite al paragrafo 1 non permettono di raggiungere l’obiettivo, il Fondo può, con riserva dei princìpi di proporzionalità e di sussidiarietà, prelevare dagli assicurati attivi e dal Datore di lavoro, dei contributi destinati a riassorbire il disavanzo. Il contributo del Datore di lavoro deve essere al minimo uguale alla somma dei contributi degli assicurati. 3. Se le misure previste al paragrafo 2 risultano insufficienti, il Fondo può decidere di applicare, per la durata del disavanzo ma al massimo per cinque anni, una remunerazione inferiore al tasso minimo LPP. La riduzione ammonta al massimo al 0.5%. Inoltre è già programmata una riduzione graduale del tasso di conversione per i neopensionati dal 2019 fino al 2028. Ma forse i dipendenti dell'EOC non tengono in piedi un settore importante per lo Stato!

Mattiatr 1 anno fa su tio
Cari miei, se la situazione non è sostenibile si tagliano le spese (cercando di non esser regressivi). Non esistono pasti gratis.

vulpus 1 anno fa su tio
È grave quanto la CP dell'ente pubblico intrapprende questa strada. Siamo in presenza di incapaci alla testa di questa CP. Hanno continuato a fare solo danni. Come mai le CP di altri cantoni, addirittura distribuiscono utili? Non è peccato guardare cosa sa fare il vicino. Ma da noi sembra che l'importante è sempre arrivare nella stanza dei bottoni: poi se si pigiano quelli sbagliati ..chi se ne frega? Non è corretto quello che stà accadendo: poi anche le CP private intrapprendono la stessa via. La politica è ora che si dia una svegliata: solo ragliare quando ci sono situazioni simili, oppure l'aumento dei premi delle CM

Giorgio1 1 anno fa su tio
Lo Hanno confermato I politici, hanno una Rolls Royce, oggi il cittadino che non lavora per l'ente pubblico non è piu' disposto a sborsare per questi privilegi

Boss 1 anno fa su tio
una vita a timbrare e andare a bere il caffè possono anche avere uno sgarbo simile

Sarà 1 anno fa su tio
Non solo uno specialista del ramo, ma mi chiedo quante sono le casse pensioni che hanno ancora oggi un tasso di conversione del 6.17%. La mia cassa pensione sta riducendo progressivamente il tasso di conversione e tra pochi anni sarà sotto il 5 %, eppure per ora non ha problemi finanziari.

coluicheguarda 1 anno fa su tio
Andate a lavorare per un privato con la pressione dei frontalieri e l’inflazione…😅😂😂😂 a Verscio c’è l’università Dimitri che vi aspetta… 😅😂😂😂😂

cle72 1 anno fa su tio
Scendere in piazza contro la pensione per le donne a 65 anni, per gli aumenti delle cassa malati, per questo. Scendere in piazza a manifestare tutti assieme. Basta questo comportarsi tutti bene e poi a lamentarsi a casa. Fuorie palle per far sentire il canton Ticino.

Boh! 1 anno fa su tio
Risposta a cle72
Perché scendere in piazza contro la pensione a 65 anni per le donne quando abbiamo avuto l’opportunità di votare e di decidere noi democraticamente?

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a cle72
Giusto, scendere in piazza perché questa mattina ci siamo bagnati sotto la pioggia! Per la guerra! Per il sole che non abbronza abbastanza! Per il freddo dell'inverno e per il caldo dell'estate!

Sara788 1 anno fa su tio
sé almeno rispondessero al telefono durante gli orari lavorativi.... eppure sono connessi su Facebook.....

Roger1980 1 anno fa su tio
Risposta a Sara788
Non fare di tutta l'erba un fascio...dove lavoro io ti rispondono SEMPRE, 24/24, 7/7...

emibr 1 anno fa su tio
Risposta a Sara788
Saranno forse dipendenti dei due dipartimenti del tuo partito?

Lorenzo62 1 anno fa su tio
Risposta a Sara788
Mai avuto problemi a raggiungere telefonicamente gli uffici statali. Oltretutto quasi sempre trattato cortesemente e adeguatamente

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Roger1980
24 su 24? Lavori in polizia?

Miki89 1 anno fa su tio
Bravi continuiamo a dare soldi a destra e a sinistra, noi facciamo la fame e paghiamo per tutti. Ricordatevi voi su al governo che un giorno pagherete per i nostri figli se non cominciate a pensare prima a noi lavoratori, che facciamo già fatica ad arrivare a fine mese. Grazie per tutti i soldi che date agli altri. Beh noi abbiamo un immagine da mantenere nel mondo, mentre qui noi sgobbiamo per non avere niente. Beh i nostri grandi pensatori non sanno nulla delle difficoltà di una famiglia che non ha i loro stipendi. Siamo una manica di ignoranti, governati da dei furbi che ci fregano il futuro dei nostri figli. Un giorno tornerà tutto indietro e vi assicuro che gli ultimi saranno i primi.

Tos54 1 anno fa su tio
Risposta a Miki89
Vergognatevi par…iti che non volete accettare una situazione che non è differente da quella che hanno dovuto accettare la gran parte dei lavoratori, cosa volete? Che sia lo stato…. Cioè tutti i cittadini di questo cantone a pagare per voi? Andate a lavoro che vi stiamo pagando tutti noi cittadini fan…..no, adattatevi anche voi alla situazione. Stop

Giorgio1 1 anno fa su tio
Signori miei, il clima non lo permette, se desiderata andare in pensione e vivere con una Rolls Royce acquistatevela Voi. Siete dei privilegiati, il Tempo dei regali is over.

emibr 1 anno fa su tio
Risposta a Giorgio1
Forse non sai che il tempo delle buone pensioni dello stato, comunque pagate con quote rilevanti dello stipendio, sono passati da decenni!

Alone 1 anno fa su tio
L anno scorso ci hanno tagliato la rendita del 20% ma nessuno se ne è preoccupato per noi è nessuno e andato in piazza ..

ILTICINO 1 anno fa su tio
E chissà cosa succederà con le pensioni di chi non ha lavorato per lo stato, per esempio l'edilizia e le generazioni future🙈😡
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