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CAMERE FEDERALI«Si dia una freno ai costi dell'asilo»

13.03.24 - 10:13
Gli Stati hanno approvato una mozione della loro commissione delle finanze che chiede misure concrete, come più rigore nelle espulsioni.
Tio.ch / 20 minuti
Fonte ats
«Si dia una freno ai costi dell'asilo»
Gli Stati hanno approvato una mozione della loro commissione delle finanze che chiede misure concrete, come più rigore nelle espulsioni.

BERNA - Bisogna frenare l'aumento dei costi per l'asilo. Il Consiglio degli Stati ha approvato oggi tacitamente una mozione della sua commissione delle finanze che chiede misure concrete, come per esempio un'applicazione più rigorosa delle espulsioni. Il dossier va al Nazionale.

La Confederazione versa ai Cantoni un indennizzo forfettario per i costi sostenuti nell'applicazione della legge sull'asilo. Ma l'aumento delle spese è considerevole: i soli importi forfettari destinati all'assistenza sociale sono lievitati di quasi 190 milioni di franchi nel budget 2024, ha dichiarato Johanna Gapany (PLR/FR) a nome della commissione preparatoria.

Se analizziamo le cause di questo aumento, scopriamo che l'efficienza nell'esecuzione delle espulsioni varia notevolmente da un Cantone all'altro. Alcuni si assumono le proprie responsabilità, altri meno. Alcuni sono sottoposti a maggiori pressioni da parte delle ong su questo tema, ha sostenuto Gapany.

Se un cantone non esegue un rimpatrio, e lo fa senza un valido motivo, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) può ritirare le sovvenzioni. Lo ha fatto in 450 occasioni dal 2016.

Con la mozione, il Consiglio federale è chiamato a prevedere incentivi finanziari per un'esecuzione efficiente dell'asilo e ad applicare concretamente il sistema di "malus" sancito nella legge. Dovrebbe inoltre prendere in considerazione provvedimenti per aumentare il tasso di ritorno in patria delle persone con lo status S, ossia gli ucraini.

La mozione mira anche ad aumentare il tasso di occupazione dei richiedenti asilo, che varia notevolmente da un Cantone all'altro. «Il mercato del lavoro non è ovviamente lo stesso a Ginevra e a Glarona», ha continuato Johanna Gapany.

Il Consiglio federale era favorevole alla mozione. L'incremento dei costi è dovuto anche al numero molto elevato di domande di asilo dall'autunno 2022, ha sottolineato il ministro di giustizia Beat Jans. Per quanto riguarda le differenze tra i Cantoni, la Confederazione le ascolterà, ha promesso.

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COMMENTI
 

Selvaggia66 1 mese fa su tio
Far vendere i Macchioni e fargli magari acquistare delle utilitarie e fargli pagare imposta di circolazione e assicurazione no eh.. .

Giorgio 1 mese fa su tio
Si risolverebbe velocemente dislocando gli immINGRATI (che NON scappano da NESSUNA guerra) nelle abitazioni dei sinistri obbligandoli a mantenerli

Voilà 1 mese fa su tio
Bisogna accelerare l'analisi delle domande e rimpatriare immediatamente quelli che arrivano da paesi non a rischio. Per contro non si può rimpatriare un'intera famiglia dopo 5/7 anni che risiede da noi. E prima di punire i Cantoni che non eseguono i rimpatri, operazione spesso non facile, richiamino alle loro responsabilità i Cantoni che rifiutano i rifugiati, chiedendo loro almeno di partecipare ai costi sostenuti dai Cantoni perché non compresi nel forfait della Confederazione, 20 milioni per il solo Ticino.

M70 1 mese fa su tio
basta far entrare tutti ..è ora di cambiare direzione altrimenti inizieranno a sbattere fuori gli svizzeri

Old Man 1 mese fa su tio
Le espulsioni sono le più temute dai clandestini o dai "NEM" e sono le più economiche per i Contribuenti e, secondo me, sono applicate troppo raramente, a lunghissima scadenza e con troppa "commiserazione". Via dalla Svizzera finisce la pacchia..!!
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