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SVIZZERASicurezza lacunosa per la videosorveglianza dell'esercito svizzero

23.01.23 - 12:06
I risultati di una recente indagine del Dipartimento della difesa (DDPS)
Depositphotos (Pixinooo)
Fonte ats ans
Sicurezza lacunosa per la videosorveglianza dell'esercito svizzero
I risultati di una recente indagine del Dipartimento della difesa (DDPS)

BERNA - La videosorveglianza degli edifici dell'esercito svizzero presenta lacune nella protezione contro un eventuale attacco di hacker. Le norme sulla protezione dei dati inoltre non vengono rispettate, stando a un'indagine interna del Dipartimento della difesa (DDPS).

Le conclusioni del rapporto d'indagine sono state rese pubbliche oggi dalla radio della Svizzera tedesca SRF.

Le videocamere in questione sorvegliano, tra l'altro, gli ingressi d'installazioni e siti militari, centri logistici o edifici amministrativi dell'esercito. Non è chiaro quante siano poiché non esiste una panoramica completa.

Il rapporto è stato commissionato dalla ministra della Difesa Viola Amherd. Sono stati effettuati controlli a campione per verificare se i sistemi di videosorveglianza fossero sufficientemente protetti dagli attacchi informatici e le conclusioni sono poco rassicuranti: le forze armate stanno trascurando la sicurezza informatica. La maggior parte delle videocamere utilizzate sono in funzione da più di dieci anni e il software non viene aggiornato, secondo l'indagine interna.

Anche per quanto riguarda la protezione dei dati sono emerse lacune. Secondo il rapporto, molti siti militari ed edifici amministrativi non hanno definito come debba essere gestito il materiale sensibile. Ad esempio, non è chiaro per quanto tempo il materiale debba essere conservato o chi sia autorizzato a trattarlo. 

L'indagine interna del DDPS formula raccomandazioni che dovranno essere realizzate entro la fine del 2023. In particolare è necessario chiarire le responsabilità in materia di protezione dei dati per ogni singola sede, garantire il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza informatica e redigere un inventario di tutti i sistemi di videosorveglianza.

Un progetto sotto la guida della Base Logistica dell'Esercito (BLEs) prevede l'implementazione di una soluzione di sorveglianza uniforme in circa 30 siti BLEs entro la fine del 2026, secondo quanto dichiarato dalle forze armate nel rapporto. I vecchi sistemi di videosorveglianza analogici saranno sostituiti da sistemi digitali. Altre siti saranno collegati al sistema di sorveglianza unificato in un secondo momento.

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COMMENTI
 

Equalizer 1 anno fa su tio
Queste sono le occasioni per le quali non accetto la trasparenza delle informazioni, se proprio volete comunicarlo al mondo intero almeno fatelo dopo aver messo in sicurezza il problema, così è un po' come dire guardate che ho lasciato la chiave sotto lo zerbino....
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