NAZIONALE«Andremo all'Europeo. Mia madre? È successo in fretta, ma così è la vita»

BERNA - Ci siamo. Il conto alla rovescia è ufficialmente scattato. Nel giro di una settimana, il destino della Svizzera nel girone di qualificazione al prossimo Europeo si compirà.

E, per questa settimana, per le tre partite contro Israele (15 novembre, ore 20.45, a Felcsut, in Ungheria), Kosovo (18 novembre, ore 20.45, a Basilea) e Romania (21 novembre, ore 20.45, a Bucarest), Murat Yakin ha fatto le sue scelte. Ha scelto i 24 giocatori di cui più si fida. Quelli che gli danno maggiori garanzie.

Del gruppo rossocrociato farà parte il bianconero Renato Steffen, mentre sorprese “vere” non ce ne sono state. Il selezionatore ha preferito rimandare esperimenti e “prove”. Ha fatto bene? Ha scelto bene? A rischiare maggiormente è proprio il 49enne: “sopportato” in Federazione, in caso di mancata qualificazione non conserverebbe infatti il suo posto.

«Queste tre partite e due viaggi all'estero in sei giorni ci richiederanno un grande sforzo mentale e fisico - ha spiegato il selezionatore - Siamo pronti a raccogliere la sfida e a portare la Svizzera per la sesta volta consecutiva alla fase finale di una grande manifestazione. Tutti noi vogliamo andare all’Europeo e sappiamo di poter vincere il girone. Sono fermamente convinto che ce la faremo». 

Uno Yakin che ha approfittato dell’occasione per ricordare la madre, recentemente scomparsa: «Ha sempre lottato per noi. Fino all’ultimo si è mostrata coraggiosa e ci ha dato molta forza e noi, la famiglia, siamo felici di aver potuto condividere con lei i suoi ultimi giorni. Alla fine è successo in fretta, ma così è la vita».