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PERUGIAIl Pistolero ha avuto bisogno dell’interprete

19.12.20 - 17:21
L’uruguaiano “informato sui fatti”.
keystone-sda.ch (CROCCHIONI)
Il Pistolero ha avuto bisogno dell’interprete
L’uruguaiano “informato sui fatti”.
L’attaccante interrogato in videoconferenza.
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PERUGIA - Assistito da un interprete e parlando in spagnolo, il calciatore uruguaiano Luis Suarez è stato sentito oggi come testimone dai magistrati di Perugia che indagano sul suo esame farsa per la conoscenza dell'italiano sostenuto all'Università per Stranieri.

Una deposizione nel corso della quale lo sportivo avrebbe ammesso di avere saputo dei contenuti della prova prima di sostenerla. Anche se nessuna conferma ufficiale giunge al riguardo.

Suarez, calciatore ora dell'Atletico di Madrid, è stato a lungo obiettivo di mercato della Juventus quando ancora militava nel Barcellona, è stato ascoltato in video-conferenza dai pubblici ministeri del capoluogo umbro che coordinano gli accertamenti della guardia di finanza e che per sentirlo hanno avviato una rogatoria internazionale.

Il "pistolero" è comparso davanti ai magistrati nella veste giuridica di persona informata dei fatti, cioè di testimone. La procura guidata da Raffaele Cantone non gli ha infatti contestato alcun addebito ma gli è stato concesso di essere assistito nell'atto da un legale. Il suo procuratore che è stato quindi a sua volta sentito dai magistrati. Sempre come persona informata dei fatti.

Il contenuto della deposizione verrebbe considerato particolarmente interessante dagli inquirenti. Non è comunque chiaro se dalla testimonianza siano emersi elementi legati alla posizione della Juventus.

L'indagine ha toccato i vertici dell'Università per Stranieri di Perugia. Sono stati infatti indagati per violazione del segreto d'ufficio finalizzato all'indebito profitto patrimoniale e falsità ideologica in atti pubblici la ex rettrice Giuliana Grego Bolli, che si è recentemente dimessa, il direttore generale Simone Olivieri e il professor Lorenzo Rocca, esaminatore di Suarez che ha lasciato l'Ateneo a fine ottobre.

L'ipotesi degli inquirenti è che a Suarez siano stati rivelati in anticipo i contenuti della prova sostenuta dal calciatore il 17 settembre e che lo ha portato a ottenere la certificazione della conoscenza della lingua italiana di livello B1. Attestato necessario nella procedura per ottenere la cittadinanza italiana da parte del calciatore.

Tra gli indagati figura comunque anche l'avvocato Maria Turco, per la quale è ipotizzato il concorso in falso ideologico. Nelle carte dell'inchiesta è indicata come "legale incaricato dalla Juventus" per l'allestimento dell'esame di Suarez a Perugia.

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