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SCI ALPINO«Caso chiuso con una fretta e un'impazienza che definire sospette è riduttivo»

13.11.24 - 22:20
L'ex sciatore italiano Paolo De Chiesa nutre molti dubbi circa la reale dinamica dell'incidente sugli sci costato la vita alla 19enne
Fis Alpine
«Caso chiuso con una fretta e un'impazienza che definire sospette è riduttivo»
L'ex sciatore italiano Paolo De Chiesa nutre molti dubbi circa la reale dinamica dell'incidente sugli sci costato la vita alla 19enne
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BOLZANO - A poco più di due settimane dall'accaduto, la morte di Matilde Lorenzi continua a far discutere. La 19enne, giovane promessa dello sci italiano, aveva perso la vita a causa di una caduta nel corso di un allenamento che stava svolgendo sulla pista Grawand della val Senales.

Sull'esatta dinamica dell'incidente i carabinieri avevano compiuto una serie di accertamenti disposti dalla procura di Bolzano prima di giungere alle conclusioni, nel giro di qualche ora, che non vi fosse alcuna responsabilità penale per l'accaduto.

Un modo di agire che non ha convinto per nulla l'ex sciatore italiano Paolo De Chiesa, oggi commentatore tecnico per la Rai: «Gli allenatori e la commissione medica hanno sostenuto che Matilde si sia provocata queste gravissime lesioni cadendo di faccia sul ghiaccio - le parole del 68enne affidate a un video pubblicato su Instagram - Io a questo riguardo nutro qualche dubbio, perché, se così fosse, lo sci sarebbe un cimitero a cielo aperto. Oltretutto non c’è un’autopsia che possa avvalorare o confutare questa ipotesi. Io credo, invece, che ci si possa fare così male quando si finisce contro un ostacolo, quando si subisce un impatto violentissimo. Come quello che è successo a Matilde. Questo caso, secondo me, ha ancora molti lati oscuri. Ci sono molti punti interrogativi. Sarete d'accordo con me che questa tragedia sia stata liquidata in quattro e quattro otto, con una fretta e un'impazienza che definire sospette è riduttivo. Oltretutto sotto una cortina omertosa di silenzi e mezze verità inquietanti».

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COMMENTI
 

87 2 sett fa su tio
Non so cos'è successo e non mi sostituisco ai chi si occupa delle indagini. Per i più scettici: non si immagina quanto sia ridotta l'altezza necessaria per causare danni a una testa in caduta libera , senza alcuna resistenza offerta da spina dorsale o altro. Spero di ricordare male, ma al corso dissero che era sufficiente 30cm, senza casco. Sicuramente Matilde ha avuto molta sfortuna.

bibis 2 sett fa su tio
C'era un ostacolo? è andata contro qualcosa che c'era in pista? bè non sembrerebbe, avranno fatto delle indagini, ci saranno stati dei testimoni. Allora perchè questo tizio deve fare delle inutili supposizioni e cercare per forza un responsabile? E' stata una fatalità, è caduta e ha sbattuto violentemente la testa, poverina mi è dispiaciuto tanto :-( penso che queste polemiche facciano solo soffrire ulteriormente i familiari.

bibis 2 sett fa su tio
Risposta a bibis
volevo inoltre aggiungere che, a mio avviso, lo sci è uno sport abbastanza pericoloso e ci sono dei rischi concreti.

centauro 2 sett fa su tio
Risposta a bibis
L'ex sciatore ha ragione a dire che le piste da sci sarebbero dei cimiteri considerando che in tanti cadono anche di faccia, il mio dubbio rimane sul fatto che indossasse il casco. Lo stesso dubbio che permane riguardo la caduta di Schumacher!
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