«Un anno fa eravamo un paese morto, ora il mondo ci invidia»

Discorso alla nazione di Trump, dalla Casa Bianca: attacchi ai democratici e promesse di boom economico
Discorso alla nazione di Trump, dalla Casa Bianca: attacchi ai democratici e promesse di boom economico
WASHINGTON - «Ho ereditato un disastro» ma ora «l'America è tornata». Donald Trump dalla Diplomatic Room difende le sue politiche economiche e punta il dito contro il suo predecessore per il caos che ha trovato quando è entrato alla Casa Bianca per la seconda volta.
Parlando agli americani per meno di 20 minuti, il presidente non si è soffermato sulla politica estera, limitandosi solo a un accenno a Gaza. «Ho risolto otto guerre. Ho risolto la guerra a Gaza portando la pace in Medio Oriente per la prima volta in anni», ha detto senza mai nominare l'Ucraina o il Venezuela. Il suo discorso si è concentrato nell'attaccare i democratici - «è colpa loro» - e nell'elencare i suoi «successi», dal «confine più sicuro della storia» al «calo veloce dei prezzi» passando per «salari che crescono più dell'inflazione».
Tutto questo - ha sottolineato - solo in 11 mesi. «Sto sistemando le cose, avremo un boom economico mai visto prima», ha assicurato nel tentativo di placare i malumori crescenti di fronte a un caro vita che non molla la presa e un mercato del lavoro che mostra segnali di crescente debolezza. Il tasso di disoccupazione è infatti salito in novembre al 4,6%, ai massimi dal 2021, e l'inflazione si mantiene saldamente sopra il target della Fed del 2%. Proprio sul fronte della banca centrale, Trump ha ribadito che a breve ci sarà un nuovo presidente che "crede in tassi di interesse bassi".
«Mi batto per gli americani, e abbiamo già raggiunto grandi risultati», ha sottolineato apparendo arrabbiato e frustrato. Trump ha quindi annunciato un 'warrior dividend', un dividendo del guerriero, da 1.776 dollari per i militari. «Gli assegni sono già stati spediti, arriveranno per Natale», ha spiegato invitando gli americani ad avere pazienza perché il prossimo anno i risultati delle sue politiche saranno più evidenti, soprattutto sul fronte delle tasse. Alcuni risultati della sua azione sono però già «evidenti»: grazie ai dazi, che «sono la mia parola preferita», sono arrivati negli Stati Uniti già «18.000 miliardi» di investimenti. Ed è solo l'inizio. «Un anno fa eravamo un paese morto. Ora - ha osservato - facciamo invidia al mondo».




