Stop ai "buttandentro" e basta richiami per i tour in barca. La stretta di Como

La città lariana adotta alcune misure per combattere il sovraffollamento turistico
COMO - Como adotta alcune misure contro il sovraffollamento turistico, inserendo nella legge dei divieti agli addetti ai lavori di richiamare i turisti affinché si siedano nei locali o facciano un giro sulle barche.
Oggi è entrata in vigore una modifica del regolamento di Polizia urbana, che vieta di sostare all'esterno dei locali pubblici per invitare potenziali clienti a sedersi ai tavolini: chi lo farà sarà punibile con sanzioni il cui importo sarà stabilito in una fase successiva. In pratica, non potranno più esserci i cosiddetti "buttadentro".
Allo stesso tempo, è vietata anche la promozione delle attività di trasporto stradale, nautico o aereo "sulla pubblica via o in luoghi pubblici e/o aperti al pubblico". In sostanza d'ora in poi non sarà più consentito, come accade regolarmente sul lungolago, avvicinare turisti e gitanti per invitarli a fare un'escursione su una delle tante barche delle società che offrono questa tipologia di servizio. Il divieto di promozione di queste attività è stato esteso anche a locali pubblici quali bar, tabaccherie o alberghi.
Un'ultima norma riguarda l'introduzione di nuove regole per i gruppi di turisti in visita. Non potranno essere più di 25 e le loro guide, alle quali è vietata ogni forma di amplificazione della voce, dovranno prestare attenzione a non ostruire vie di transito o vie di accesso a edifici pubblici.




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