Cerca e trova immobili

ITALIAIn manette la figlia dell'amante di Messina Denaro

05.12.23 - 09:35
Martina Gentile, secondo gli inquirenti, è stata «uno degli ingranaggi indispensabili» nella latitanza del boss di Cosa nostra
Reuters
Fonte ats
In manette la figlia dell'amante di Messina Denaro
Martina Gentile, secondo gli inquirenti, è stata «uno degli ingranaggi indispensabili» nella latitanza del boss di Cosa nostra

PALERMO - I carabinieri del Ros hanno arrestato con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena aggravate Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede, la donna che per anni è stata sentimentalmente legata al boss mafioso Matteo Messina Denaro e che è accusata di associazione mafiosa.

Nei confronti della ragazza, che il padrino latitante considerava come una figlia, la Procura aveva già chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il gip non aveva ritenuto che ci fossero indizi sufficienti. Alla luce del nuovo materiale investigativo raccolto dai carabinieri il giudice ha ora disposto per l'indagata gli arresti domiciliari.

Secondo i magistrati Martina Gentile di cui Messina Denaro in diversi pizzini trovati dopo l'arresto elogiava le virtù, avrebbe gestito lo scambio della corrispondenza del boss, all'epoca latitante, sfruttando il suo rapporto con un altro tramite del padrino, Lorena Lanceri, finita in manette col marito nei mesi scorsi.

Lanceri, ritenuta una delle più strette fiancheggiatrici del padrino di Castelvetrano, consegnava alla ragazza i pizzini scritti dal capomafia e Gentile li faceva avere ai destinatari tra i quali sua madre Laura Bonafede. Lo scambio, spesso, avveniva nello studio dell'architetto ed ex assessore all'Urbanistica del Comune di Campobello di Mazara in cui le due donne lavoravano.

L'indagata, in codice chiamata da Messina Denaro Tan o Tany, condivideva con il padrino e con gli altri soggetti che interloquivano con lui una sorta di linguaggio cifrato ideato per nascondere l'identità delle altre persone coinvolte nella assistenza al latitante e curava le esigenze logistiche del boss.

Per i pm Gentile «è stata quindi uno degli ingranaggi indispensabili del sistema di comunicazione ingegnato dal latitante, grazie al quale questi ha anche potuto mantenere la indispensabile sponda di Laura Bonafede nella condivisione e gestione delle strategie mafiose sul territorio di Campobello di Mazara».

Il gip ha disposto nei confronti della ragazza i domiciliari e non il carcere, come chiesto dalla Procura, perché Gentile è madre di una bimba di tre anni.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

El Lobo loco 4 mesi fa su tio
Se non altro è Gentile 😉

curiuus 4 mesi fa su tio
Ul mund l'è pien da brava gent.... 🤣🤣🤣
NOTIZIE PIÙ LETTE